Investimenti in crescita: la riduzione dei dazi secondo Scocchia di illycaffè

Investimenti in crescita: la riduzione dei dazi secondo Scocchia di illycaffè

Investimenti in crescita: la riduzione dei dazi secondo Scocchia di illycaffè

Giada Liguori

Novembre 16, 2025

Milano, 16 novembre 2025 – Illycaffè accoglie con entusiasmo la decisione degli Stati Uniti di abbassare i dazi sul caffè, annunciata nelle ultime ore dal presidente Donald Trump. Una mossa che promette di cambiare le carte in tavola per le aziende italiane del settore. Cristina Scocchia, amministratrice delegata della storica torrefazione triestina, ha definito la notizia “una spinta positiva” e una vera occasione per rafforzarsi in un mercato che resta tra i più importanti per il gruppo a livello mondiale.

Il mercato Usa, un terreno chiave per Illycaffè

Negli Stati Uniti il consumo di caffè non si ferma: secondo la National Coffee Association, nel 2024 il 66% degli adulti ha bevuto almeno una tazza al giorno. Per realtà come Illycaffè, questo significa spazio per crescere ancora. “Il mercato americano è fondamentale per noi e richiede strutture e operazioni dedicate”, ha spiegato Scocchia, lasciando intendere che l’azienda sta valutando la possibilità di avviare una produzione diretta sul posto. Così si potrebbero velocizzare le consegne e tagliare i costi di trasporto.

La riduzione dei dazi, che partirà da gennaio, riguarda sia il caffè verde sia quello torrefatto. Secondo le prime stime del Dipartimento del Commercio Usa, il risparmio medio sui costi di importazione per le aziende europee potrebbe aggirarsi intorno al 7%. “È un segnale di apertura che stimola gli investimenti e apre nuove strade per crescere”, ha aggiunto l’amministratrice delegata.

Effetti sui conti e nuove prospettive

Per Illycaffè, che nel 2024 ha fatturato circa 600 milioni di euro nel mondo – con gli Stati Uniti come secondo mercato dopo l’Italia – questa misura può tradursi in margini più alti. “Migliorare i risultati e accelerare lo sviluppo negli Usa è una priorità”, ha sottolineato Scocchia, lasciando aperta la porta a nuove aperture o collaborazioni sul territorio.

Fonti vicine all’azienda parlano di un interesse crescente verso la costa occidentale, in particolare California e Texas, dove la domanda di caffè premium è in forte crescita. “Stiamo valutando tutte le opzioni – ha detto un manager della divisione americana – e la riduzione dei dazi ci rende più competitivi anche rispetto ai produttori locali”.

Reazioni nel settore e scenari futuri

La Casa Bianca ha ricevuto il plauso anche da altre realtà italiane del settore. Luigi Moretti, presidente dell’Associazione Caffè Italia, ha commentato: “Questa decisione può dare una spinta all’export e favorire nuovi investimenti”. Il comparto, che nel 2024 ha esportato negli Usa oltre 120 milioni di euro in prodotti finiti, guarda ora con attenzione ai prossimi passi dell’amministrazione americana.

Non mancano però i dubbi. Alcuni analisti ricordano che la misura potrebbe durare poco o essere rivista in caso di cambiamenti politici. “Il rischio di nuove tensioni commerciali non è mai del tutto scongiurato”, ha osservato Marco Ferri, esperto di mercati agroalimentari.

Tra tradizione e innovazione: la sfida di Illycaffè

Per Illycaffè, la vera sfida è trovare l’equilibrio tra innovazione e rispetto della tradizione. Fondata a Trieste nel 1933, l’azienda punta da sempre sulla qualità e sulla sostenibilità della filiera. Negli Stati Uniti, dove oltre il 70% del consumo avviene fuori casa, sapersi adattare ai nuovi modi di bere caffè sarà decisivo. “Vogliamo continuare a investire qui – ha concluso Scocchia – perché crediamo che ci siano ancora molte opportunità da cogliere”.

Mentre si attendono i primi effetti concreti della riduzione dei dazi, il settore si prepara a una fase di cambiamenti. Per Illycaffè, la sfida americana sembra solo all’inizio.