L’Europa in allerta: la minaccia delle stablecoin sui social media

L'Europa in allerta: la minaccia delle stablecoin sui social media

L'Europa in allerta: la minaccia delle stablecoin sui social media

Matteo Rigamonti

Novembre 16, 2025

Bruxelles, 16 novembre 2025 – Il confronto tra Unione Europea e Stati Uniti sul futuro delle monete digitali si fa sempre più acceso. La Banca Centrale Europea è al lavoro per definire l’euro digitale, mentre l’amministrazione Trump, tornata alla Casa Bianca a gennaio, spinge forte per la diffusione globale delle stablecoin ancorate al dollaro.

Secondo fonti finanziarie europee sentite da alanews.it, il negoziato è “come costruire una casa sulle sabbie mobili”, per via delle posizioni instabili degli americani e del rischio che le big tech statunitensi invadano il mercato europeo.

Euro digitale contro stablecoin: lo scontro tra Bruxelles e Washington

Il nodo della questione è la forte pressione degli Stati Uniti per far passare le loro stablecoin – monete digitali che replicano il valore del dollaro e che potrebbero essere usate su larga scala da colossi come Amazon o Meta (ex Facebook). “Se queste piattaforme iniziano a usare le loro monete digitali in Europa, sarà un problema”, ha confidato un funzionario vicino al dossier.

A Francoforte e Bruxelles c’è il timore reale che la diffusione delle stablecoin americane possa mettere a rischio la sovranità monetaria europea e spostare il centro dei pagamenti digitali verso Washington.

La BCE, guidata da Christine Lagarde, ha accelerato negli ultimi mesi sul progetto dell’euro digitale, una valuta elettronica pubblica pensata per offrire ai cittadini europei un’alternativa sicura e regolata alle criptovalute private. L’obiettivo è doppio: da un lato fornire uno strumento di pagamento moderno e accessibile; dall’altro evitare che il sistema di pagamenti finisca nelle mani delle grandi piattaforme tech americane.

L’allarme europeo: le big tech e il rischio di dipendenza

Le fonti finanziarie avvertono: il vero problema è che le big tech statunitensi potrebbero “entrare dalla porta principale” nel mercato europeo con le loro stablecoin. “Amazon, Facebook, Google: se scelgono di usare una stablecoin ancorata al dollaro come metodo di pagamento standard sulle loro piattaforme, per l’Europa sarà dura fermare la diffusione”, spiega un analista della BCE.

In questo scenario, milioni di transazioni quotidiane – dagli acquisti online ai trasferimenti tra privati – potrebbero avvenire in dollari digitali invece che in euro.

Non si tratta solo di tecnologia. È una partita geopolitica che mette in gioco la sovranità economica dell’Unione e la capacità di Bruxelles di imporre le proprie regole sui pagamenti digitali. “Non possiamo permettere che la nostra infrastruttura finanziaria dipenda da decisioni prese a Washington o nella Silicon Valley”, ha detto un diplomatico europeo in un incontro riservato.

Il negoziato con gli Usa: posizioni incerte e clima teso

Il tavolo tra Bruxelles e Washington si è riunito più volte negli ultimi mesi. Ma chi segue il dossier da vicino racconta che “l’atteggiamento degli americani cambia spesso”. L’amministrazione Trump, tornata dopo le elezioni del 2024, ha più volte modificato la sua linea sulle criptovalute. Ora appoggia apertamente le stablecoin legate al dollaro, viste come uno strumento per rafforzare la presenza globale del dollaro.

Ma senza una posizione chiara e stabile, l’Europa fatica a mettere a punto una strategia efficace.

“È come costruire una casa sulle sabbie mobili”, riassume un esperto finanziario europeo. Ecco perché la BCE spinge forte sull’euro digitale: in gioco non c’è solo l’innovazione, ma l’autonomia strategica dell’Unione.

Prossimi passi: la stretta europea sulle stablecoin

Nei prossimi mesi la BCE dovrebbe presentare una proposta precisa per l’euro digitale, mentre la Commissione europea lavora a una legge che limiti l’uso delle stablecoin straniere nel mercato unico. L’idea è chiara: impedire che le grandi piattaforme tech aggirino le regole europee e impongano i loro sistemi di pagamento.

Il clima resta però teso. “Non possiamo permetterci errori”, ammette un funzionario della Commissione. La sfida tra euro digitale e stablecoin americane si gioca ora, tra incontri riservati a Bruxelles e telefonate notturne con Washington.

Eppure, tra documenti tecnici e dichiarazioni ufficiali, una cosa è certa: il futuro dei pagamenti digitali in Europa dipenderà dalle scelte dei prossimi mesi. E dalla capacità dell’Unione di difendere la propria sovranità monetaria contro l’offensiva delle big tech d’Oltreoceano.