Barista aggredita dopo aver rifiutato di servire alcol: «Mi hanno strappato ciuffi di capelli»

Barista aggredita dopo aver rifiutato di servire alcol: «Mi hanno strappato ciuffi di capelli»

Barista aggredita dopo aver rifiutato di servire alcol: «Mi hanno strappato ciuffi di capelli»

Matteo Rigamonti

Novembre 17, 2025

Mestre, 17 novembre 2025 – Una serata tranquilla al Lounge bar dalla Moretta si è trasformata in un vero incubo per Cristina, la titolare 41enne, quando, poco dopo la mezzanotte di sabato, è stata aggredita da tre clienti dopo aver rifiutato di servirgli altri alcolici. La donna è finita in ospedale con lividi e dolori sparsi. Il locale chiuderà per qualche giorno mentre la polizia è al lavoro per risalire ai responsabili.

Rifiuta un altro drink e scoppia la violenza

A raccontare l’accaduto è la stessa Cristina. Tutto è iniziato intorno alle 00.10, quando due uomini, visibilmente ubriachi, si sono avvicinati al bancone per chiedere un altro giro. “Si vedeva che avevano già bevuto parecchio, erano fuori controllo”, racconta la barista, ancora scossa. Al suo netto rifiuto e all’invito a lasciare il locale, la situazione è esplosa in pochi istanti. “Uno di loro mi ha preso per i capelli con una mano aperta, stringendo forte”, dice. “Mi ha tirato con forza, strappandomi ciuffi di capelli”.

L’aggressione sotto gli occhi dei clienti

La scena è avvenuta davanti a diversi clienti, che sono rimasti senza parole. “Hanno cominciato a picchiarmi ovunque”, ricorda Cristina. “Erano due ragazzi dell’Est Europa, avranno avuto tra i 20 e i 24 anni”. Poco dopo, un terzo uomo – che la donna pensa fosse italiano – si è unito a loro, lanciandole una sedia contro la schiena. “Forse qualcuno di loro aveva anche un coltello”, aggiunge la titolare, che a quel punto è crollata a terra, sopraffatta dal dolore e dallo shock.

Arrivano polizia e soccorsi, ma gli aggressori sono già spariti

La chiamata al 113 è partita subito. Sul posto sono arrivate tre pattuglie della Polizia di Stato, un’ambulanza del 118 e una squadra dell’operazione “Strade sicure”. Nel frattempo, i tre aggressori si erano già dileguati nelle vie vicine. Cristina è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo, dove le hanno diagnosticato lividi, graffi e dolori alla testa. Prognosi: dodici giorni. “Sono caduta a terra e ho cominciato a piangere”, ha raccontato ai medici e agli agenti.

Due aggressori già noti alle forze dell’ordine

Le indagini sono nelle mani della squadra mobile di Venezia. Dalla denuncia di Cristina emerge che almeno due degli aggressori sono già noti in zona per episodi di violenza o disturbo. “Non era la prima volta che li vedevo in giro”, ha detto agli investigatori. Gli agenti stanno ora esaminando i filmati delle telecamere di sicurezza del bar e delle strade intorno per identificarli.

Bar chiuso, la paura resta

Il Lounge bar dalla Moretta resterà chiuso almeno fino a metà settimana. “Non mi sento di riaprire subito”, ammette Cristina. I clienti abituali hanno mostrato solidarietà: già domenica mattina davanti alla saracinesca abbassata qualcuno ha lasciato biglietti e messaggi di incoraggiamento. “Non è giusto vivere con questa paura”, dice una residente.

Sicurezza nei locali, un problema che torna a galla

L’aggressione a Mestre riporta al centro del dibattito la questione della sicurezza nei locali notturni e la protezione di chi, come Cristina, sceglie di non servire alcolici a chi ha già alzato troppo il gomito. Secondo l’Associazione Italiana Pubblici Esercizi, negli ultimi dodici mesi sono aumentati i casi simili nel Nordest. “Serve più presenza della polizia e una collaborazione vera tra esercenti e istituzioni”, ha detto il presidente regionale.

Cristina, intanto, spera che la paura svanisca presto e che chi ha fatto questo venga preso. “Spero solo che li trovino presto”, conclude. “E che nessun altro debba passare quello che ho passato io”.