Milano, 17 novembre 2025 – Le Borse europee partono la settimana in lieve flessione, con gli investitori che restano cauti. Il motivo? I timori su una possibile bolla nei titoli tecnologici e l’attesa per la trimestrale di Nvidia, in arrivo mercoledì. A metà mattina, Parigi perde lo 0,3%, Milano lo 0,2%, mentre Londra e Francoforte si muovono intorno al -0,1%. Intanto, i future di Wall Street suggeriscono un possibile rimbalzo: il contratto sul Nasdaq sale dello 0,9%, quello sull’S&P 500 dello 0,6%.
Mercati in stand-by, tutti gli occhi su Nvidia
La giornata inizia con una certa tensione tra gli investitori. Il nodo è sempre quello: i titoli tecnologici, che molti vedono come sopravvalutati. “Tutta l’attenzione è su Nvidia, la sua trimestrale di mercoledì potrebbe dire molto sul futuro del settore”, spiega un gestore di fondi milanese contattato da alanews.it. In Europa, la voglia di correre rischi resta bassa, mentre negli Stati Uniti si avverte un certo ottimismo dopo le recenti correzioni.
Piazza Affari: vendite su Interpump e Azimut, Mps tiene botta
A Piazza Affari la giornata ha visto vendite su alcuni nomi industriali e finanziari. Interpump lascia sul terreno il 2,7%, mentre Azimut scende dell’1,8% dopo il taglio della raccomandazione da parte di Deutsche Bank. In calo anche Moncler (-1,7%), Ferrari (-1,5%), Cucinelli e Nexi (entrambe -1,5%). Le banche, partite in positivo, hanno poi virato al ribasso. Solo Mps fa eccezione, chiudendo in rialzo dello 0,2% grazie al rialzo del target price a 10 euro da parte di Jefferies.
Leonardo e utilities fanno da contraltare
Non sono mancati però i titoli in controtendenza. Leonardo guadagna l’1,7%, spinta da voci su nuovi contratti nel settore della difesa. Bene anche le utilities: Hera (+1,1%), Italgas (+0,9%) e Terna (+0,6%). Avanza anche Tim con un +1% e Buzzi Unicem che sale dello 0,9%. “Il comparto difensivo sta beneficiando della ricerca di stabilità in questa fase”, commenta un analista di Piazza Affari.
Bitcoin risale oltre i livelli di inizio anno
Nel mondo delle criptovalute, il bitcoin torna sopra i livelli di inizio anno. La moneta digitale sale del 2,4%, raggiungendo i 95.678 dollari, dopo una giornata di calo che aveva azzerato i guadagni del 2025. Secondo alcuni operatori, questo movimento riflette una nuova voglia di rischio tra gli investitori più speculativi.
Titoli di Stato: rendimenti in calo dopo dati sull’inflazione
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Btp italiani scendono di 3 punti base al 3,44%, dopo che i dati sull’inflazione italiana di ottobre sono risultati migliori del previsto. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si riduce a 73,9 punti base. “Il dato sull’inflazione ha tranquillizzato il mercato e spinto gli acquisti sui titoli di Stato”, spiega un operatore romano.
Gli Stati Uniti guardano avanti
Mentre in Europa si naviga a vista, a New York cresce la speranza di un rimbalzo. I future su Nasdaq e S&P 500 mostrano una maggiore fiducia rispetto ai giorni scorsi. Tutti gli occhi restano puntati su Nvidia: la trimestrale del gigante dei chip sarà un test fondamentale per tutto il settore tecnologico mondiale.
In attesa dei prossimi dati economici e delle mosse delle banche centrali, gli operatori mantengono un atteggiamento prudente. La settimana si annuncia ricca di appuntamenti chiave per i mercati europei e globali.
