Euro in leggera discesa: scambiato a 1,1607 dollari

Euro in leggera discesa: scambiato a 1,1607 dollari

Euro in leggera discesa: scambiato a 1,1607 dollari

Giada Liguori

Novembre 17, 2025

Milano, 17 novembre 2025 – L’euro apre la settimana in calo sui mercati valutari internazionali, scambiandosi questa mattina a 1,1607 dollari, in flessione dello 0,12% rispetto a venerdì, e a 179,5100 yen, con un calo dello 0,06%. Nelle prime ore di contrattazione tra Asia ed Europa, si registra una prudenza diffusa tra gli operatori, ancora in attesa delle mosse delle banche centrali e dei dati economici in arrivo nei prossimi giorni.

Euro in calo: cosa pesa sulla moneta unica

Gli analisti di UniCredit Research collegano il lieve calo soprattutto alle attese sui tassi d’interesse. “Il mercato si aspetta che la Banca Centrale Europea resti cauta nei prossimi mesi”, ha detto un operatore della sala cambi milanese poco dopo le 9. “Dopo i dati sull’inflazione di ottobre, che hanno mostrato un rallentamento nell’Eurozona, molti investitori preferiscono spostarsi su valute più sicure come il dollaro”.

La settimana è partita con una certa volatilità. A Francoforte, dove ha sede la BCE, si aspettano le nuove previsioni sulla crescita economica dell’area euro. Solo allora si potrà capire se ci saranno cambi di rotta nella politica monetaria. Nel frattempo, il dollaro tiene banco grazie alle parole della Federal Reserve: il presidente Jerome Powell ha ribadito che i tassi resteranno alti “finché sarà necessario” per riportare l’inflazione al 2%.

Euro-dollaro: la soglia psicologica da tenere d’occhio

Il livello di 1,16 dollari è considerato cruciale da molti trader. “Se dovesse scendere sotto in modo stabile – ha raccontato un trader londinese – potremmo assistere a ulteriori pressioni al ribasso sull’euro”. Per ora, però, il movimento resta contenuto. A Piazza Affari l’apertura è stata tranquilla, con il listino principale quasi invariato e i titoli bancari in leggero recupero dopo la debolezza della scorsa settimana.

Anche contro lo yen, l’euro mostra una lieve debolezza. Il valore di 179,5100 yen riflette sia la forza della valuta giapponese – sostenuta dalle politiche prudenti della Bank of Japan – sia una generale tendenza degli investitori a ridurre l’esposizione su asset più rischiosi in questa fase.

Prossimi giorni decisivi per l’euro

Gli occhi degli operatori sono puntati sui dati economici in arrivo. Domani saranno pubblicati i numeri sulla produzione industriale tedesca, mentre giovedì arriveranno le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. “Questi dati potrebbero influenzare il sentiment degli investitori e muovere i cambi”, ha spiegato un analista di Intesa Sanpaolo. Se l’economia americana dovesse rallentare, il dollaro potrebbe indebolirsi e l’euro guadagnare terreno.

Intanto, a Bruxelles si discute sulle nuove regole del Patto di Stabilità. Alcuni osservatori temono che le incertezze politiche nell’Unione Europea possano pesare sulla fiducia degli investitori internazionali. “Il clima resta incerto”, ha ammesso una fonte diplomatica europea. “Molto dipenderà dalle decisioni che verranno prese nelle prossime settimane”.

Cosa significa per imprese e consumatori

Per le aziende italiane che esportano fuori dall’Eurozona, un euro più debole può essere un vantaggio. “Le nostre merci diventano più convenienti per chi compra in dollari o yen”, ha spiegato il responsabile export di una media impresa meccanica lombarda. Però, l’aumento dei prezzi delle materie prime importate – spesso in dollari – potrebbe ridurre questi benefici.

I consumatori, invece, potrebbero vedere qualche aumento sui prodotti importati da paesi extra-europei. “Bisogna tenere d’occhio l’andamento dei cambi nelle prossime settimane”, ha consigliato un economista della Bocconi. Per ora, comunque, la situazione resta sotto controllo: nessun allarme immediato per famiglie e imprese.

La giornata prosegue con l’attenzione rivolta alle piazze di Londra e New York. Gli operatori restano prudenti: solo i prossimi dati chiariranno se il calo dell’euro sarà un episodio passeggero o l’inizio di nuovi equilibri sui mercati valutari.