Milano, 17 novembre 2025 – Il prezzo dell’oro ha segnato una leggera flessione questa mattina sui principali mercati delle materie prime, attirando l’attenzione di operatori e analisti. Alle 9.30, il Gold spot – ovvero l’oro con consegna immediata – veniva scambiato a 4.071,84 dollari l’oncia, in calo dello 0,30% rispetto alla chiusura di venerdì. L’oro con consegna a dicembre sul mercato Comex di New York si attestava a 4.068,80 dollari, con una perdita più marcata dello 0,62%. Dietro questo movimento, secondo gli operatori sentiti da alanews.it, ci sono le incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali e i dati economici in arrivo nei prossimi giorni.
Oro in calo: cosa c’è dietro la discesa
Il calo dell’oro – spiegano gli esperti di Piazza Affari – si inserisce in un quadro di volatilità che sta caratterizzando i mercati da settimane. “Stiamo vedendo prese di profitto dopo i rialzi recenti”, racconta un trader milanese. Il metallo prezioso ha toccato nuovi massimi nelle scorse settimane, spinto dalle tensioni geopolitiche e dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Ma ora, l’attesa per le decisioni della Fed e per i dati sull’inflazione negli Usa sta spingendo molti investitori a ridurre la loro esposizione sull’oro.
Secondo Bloomberg, il mercato resta in equilibrio tra chi cerca beni rifugio e chi invece punta a tornare su asset più rischiosi, come le azioni tecnologiche. “Non è un cambio di rotta definitivo”, spiega un analista di una grande banca europea. “Più che altro, una pausa dopo settimane di acquisti intensi”.
Numeri e reazioni dal mercato
Sul fronte dei numeri, la flessione di oggi si traduce in una perdita di circa 12 dollari l’oncia rispetto a venerdì. Per gli operatori, però, non cambia la tendenza di fondo. “Il supporto tecnico resta forte sopra i 4.000 dollari”, dice un gestore di fondi specializzati in materie prime. “Solo se scendesse sotto questa soglia il quadro potrebbe cambiare”.
A New York, il mercato Comex ha aperto con volumi nella norma, segno che la correzione non è accompagnata da vendite pesanti. “Gli investitori stanno solo ribilanciando i portafogli”, conferma un broker americano contattato poco dopo l’avvio delle contrattazioni.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Lo sguardo degli operatori resta fisso sulle decisioni delle banche centrali e sulle tensioni internazionali. L’oro tende a salire in momenti di incertezza politica o economica, ricordano gli esperti. Però, con l’inflazione Usa che sembra rallentare e la Fed pronta a lasciare i tassi fermi almeno fino a fine anno, molti preferiscono aspettare segnali più chiari prima di rientrare sul metallo prezioso.
“Il rischio geopolitico è alto”, spiega un analista di Goldman Sachs in una nota diffusa stamattina. “Ma per il momento il mercato sembra voler prendere fiato”. Anche in Europa, con la Banca Centrale Europea pronta a una riunione importante a Francoforte, la domanda di oro fisico resta buona, ma senza eccessi.
Cosa significa per i risparmiatori italiani
Per chi in Italia ha investito in oro fisico o ETF legati al metallo, la giornata di oggi non dovrebbe cambiare molto. “È una correzione normale”, rassicura un consulente finanziario milanese. “Chi ha comprato oro negli ultimi mesi continua a vedere rendimenti positivi su base annua”.
In via Monte Napoleone, alcune gioiellerie confermano ad alanews.it che la domanda di oro da investimento resta stabile. “I clienti chiedono soprattutto lingotti da 50 o 100 grammi”, racconta il titolare di una storica boutique del centro. “Nessun panico, solo qualche domanda in più sulla volatilità dei prezzi”.
Un mercato in attesa
In sintesi, la flessione dell’oro vista oggi sui mercati internazionali sembra più una pausa dopo i forti rialzi delle scorse settimane. Gli operatori restano prudenti, senza parlare di inversione di tendenza. I prossimi dati economici e le decisioni delle banche centrali saranno decisivi per capire se il metallo prezioso tornerà a correre o se prevarrà la cautela. Per ora, il mercato osserva e aspetta.
