Rischi in borsa: l’Asia teme una bolla mentre bitcoin e future guadagnano terreno

Rischi in borsa: l'Asia teme una bolla mentre bitcoin e future guadagnano terreno

Rischi in borsa: l'Asia teme una bolla mentre bitcoin e future guadagnano terreno

Giada Liguori

Novembre 17, 2025

Milano, 17 novembre 2025 – Le Borse asiatiche hanno chiuso oggi in ordine sparso, con la paura di una bolla sui titoli tecnologici che continua a influenzare le scelte degli investitori. A Tokyo, il Nikkei ha perso lo 0,1%, frenato dalla prima contrazione del PIL giapponese dopo sei trimestri di crescita e dalle tensioni diplomatiche con la Cina. A farne le spese sono stati soprattutto i titoli legati al turismo e al commercio al dettaglio.

Mercati asiatici in bilico tra tensioni e dati deludenti

A Hong Kong, l’Hang Seng ha lasciato sul terreno l’1%, mentre Shanghai ha segnato un calo dello 0,5%. Shenzhen è rimasta quasi ferma (-0,03%), così come Sydney (+0,02%). A fare eccezione è stata Seoul, che ha messo a segno un rialzo del 1,9%. Secondo fonti finanziarie locali, gli operatori restano prudenti: “Il clima è ancora dominato dai timori sulle valutazioni troppo alte dei titoli tech”, ha spiegato un analista di Nomura a Tokyo. Le tensioni tra Giappone e Cina, soprattutto dopo le recenti restrizioni ai viaggi, hanno pesato sui settori più legati al turismo.

Sguardo puntato su Nvidia e sugli Stati Uniti

Gli investitori guardano con cautela ai risultati trimestrali di Nvidia, in arrivo mercoledì. Il titolo del gigante dei chip è ormai considerato un indicatore per l’intero settore tecnologico. Nel frattempo, con la fine dello shutdown negli Stati Uniti, si torna a seguire i dati macroamericani, fondamentali per capire la tenuta della crescita. A Wall Street, dopo una settimana difficile, i future cercano di recuperare: il Nasdaq sale dello 0,6%, l’S&P 500 dello 0,3%. In Europa, invece, le Borse dovrebbero partire deboli: il future sull’Euro Stoxx segna -0,1% alle 8:30 ora italiana.

Bitcoin risale dopo il crollo: occhi sull’intelligenza artificiale

Nel mondo delle criptovalute, il bitcoin è tornato sopra quota 95 mila dollari (+2%), dopo essere sceso domenica sotto i livelli di inizio anno. Il recupero arriva dopo giorni di forte nervosismo, legato soprattutto ai timori di una bolla legata all’intelligenza artificiale. “Il mercato resta molto sensibile alle notizie sulle nuove tecnologie”, ha commentato un trader di Singapore. La recente ondata di vendite aveva cancellato tutti i guadagni accumulati nel 2025.

Tassi Usa fermi, oro e petrolio in calo

I rendimenti dei Treasury americani sono rimasti stabili: il decennale si attesta al 4,137%. Gli investitori aspettano ora i prossimi dati macro per capire se la Federal Reserve deciderà un nuovo taglio dei tassi a dicembre. Jerome Powell, presidente della Fed, ha detto nei giorni scorsi che una riduzione non è “scontata”, lasciando aperte tutte le opzioni. Intanto, l’oro ha perso il 2,2%, scendendo a 4.075 dollari l’oncia. Anche il petrolio WTI ha ceduto l’1,1%, fermandosi a 59,42 dollari al barile.

Trump rilancia le sanzioni contro Mosca

Sul fronte geopolitico, il presidente statunitense Donald Trump ha ribadito il proprio sostegno a una legge che prevede sanzioni per i Paesi che continuano a fare affari con la Russia. Una posizione che ha aumentato l’incertezza sui mercati delle materie prime. “Serve una risposta dura contro chi finanzia Mosca”, ha detto Trump in un’intervista domenica sera a Fox News.

In sintesi, la giornata si è chiusa con mercati ancora sospesi tra paure e attese. La volatilità resta alta, e gli investitori hanno gli occhi puntati sui prossimi dati economici e sulle mosse delle banche centrali.