Scopri il kit gratuito che rileva la droga dello stupro: basta una goccia nel tuo drink!

Scopri il kit gratuito che rileva la droga dello stupro: basta una goccia nel tuo drink!

Scopri il kit gratuito che rileva la droga dello stupro: basta una goccia nel tuo drink!

Matteo Rigamonti

Novembre 17, 2025

Roma, 17 novembre 2025 – Da oggi, nelle farmacie di Roma e Ladispoli c’è un nuovo alleato per chi teme che il proprio drink sia stato manomesso con droghe. Si chiama kit gratuito “Check your drink” ed è un’iniziativa di Federfarma Roma, insieme a realtà come Lucha y Siesta, Telefono Rosa e diversi Centri antiviolenza. L’obiettivo è chiaro: dare una risposta concreta a un problema reale, quello del rischio di trovare sostanze stupefacenti nei bicchieri nei locali, senza saperlo.

“Check your drink”: come scoprire se il tuo drink è stato alterato

Il kit è semplice da usare. Basta prendere una goccia del proprio drink e appoggiarla su una striscia reattiva inclusa nel kit. Se il liquido cambia colore, vuol dire che nel bicchiere c’è una delle sostanze più usate per stordire le vittime: chetamina, GHB, cocaina o la cosiddetta droga dello stupro, la scopolamina. Secondo gli organizzatori, il test ha un’accuratezza del 98% nel riconoscere queste droghe. Un dettaglio importante: i kit sono completamente gratuiti e disponibili fino a esaurimento scorte. Finora, sono già stati distribuiti 720 kit su 1.500 messi a disposizione in questa prima fase.

“Drink spiking”: un pericolo in aumento

Il fenomeno del “drink spiking” – cioè l’aggiunta di droghe nelle bevande a scopo di abuso – preoccupa da tempo le associazioni che difendono donne e persone LGBTQ+. In Italia circolano almeno 79 sostanze diverse che possono essere sciolte nelle bevande senza cambiarne sapore o odore. Parliamo di oppiacei, sedativi, narcotici, cannabinoidi e allucinogeni. Il rischio è più alto soprattutto nei locali notturni: discoteche, bar, feste private. “Il fenomeno sta crescendo”, spiega una portavoce di Lucha y Siesta. “Riceviamo segnalazioni da ragazze che hanno perso conoscenza o hanno avuto vuoti di memoria dopo aver bevuto qualcosa lasciato incustodito anche per poco”.

Le associazioni: più di un semplice test, una battaglia culturale

Le organizzazioni coinvolte non vogliono solo offrire uno strumento per difendersi subito, ma anche spingere a riflettere sulla cultura del consenso. “Dare un mezzo pratico è fondamentale”, dice Lucha y Siesta, “ma bisogna anche cambiare la mentalità che vede il corpo di donne e persone trans o non binarie come un oggetto da dominare”. Per Telefono Rosa, distribuire i kit è un passo avanti verso spazi più sicuri e rapporti basati sul rispetto. “Combattere la cultura dello stupro significa anche educare al rispetto”, aggiunge una volontaria del centro antiviolenza di via Ostiense.

Dove trovare i kit e come prenderli

I kit “Check your drink” si trovano nelle principali farmacie di Roma e in alcuni punti a Ladispoli. L’elenco completo delle farmacie aderenti è disponibile sui siti delle associazioni e di Federfarma Roma. Non serve prescrizione né prenotazione: basta andare al banco e chiedere il kit. “Vogliamo eliminare ogni ostacolo”, spiega Federfarma Roma. “Chiunque si senta a rischio deve poter controllare il proprio drink in modo facile e discreto”.

Bilancio e cosa ci aspetta

A pochi giorni dall’avvio, l’iniziativa ha già avuto un grande successo. Oltre la metà dei kit disponibili è stata ritirata nelle prime 72 ore. Le associazioni assicurano che, se finiranno le scorte, ne arriveranno altre nelle prossime settimane. L’obiettivo è allargare la distribuzione anche ad altre province del Lazio e, se possibile, ad altre regioni italiane entro fine anno.

Nel frattempo, chi ha dubbi o ha vissuto situazioni sospette è invitato a rivolgersi ai centri antiviolenza o alle forze dell’ordine. “Prevenire passa anche dall’informazione”, ricordano gli operatori. E in questo caso, una goccia può davvero fare la differenza.