Roma, 17 novembre 2025 – Un viaggio nel tempo con la precisione di una mappa digitale. Questa è la sfida di Itiner-e, la nuova piattaforma open source che permette di esplorare la rete stradale dell’antica Roma direttamente dal computer. Dietro il progetto c’è l’archeologo danese Tom Burghmans e un gruppo di ricercatori internazionali. Grazie a questo strumento, si possono calcolare percorsi, tempi di percorrenza e mezzi di trasporto sulle vie dell’Impero Romano, proprio come si fa oggi con le app di navigazione.
Itiner-e: la mappa che riporta in vita le strade dell’Impero Romano
Collegandosi a itiner-e.org, chiunque può accedere a una mappa interattiva che copre quasi 300.000 chilometri di strade romane in più di quaranta paesi, quelli che un tempo formavano il cuore dell’Impero. Si può scegliere da dove partire e dove arrivare, decidendo anche come muoversi: a piedi, in carro, su un mulo o a cavallo. “Abbiamo voluto mostrare la complessità e la diffusione della rete romana”, ha spiegato Burghmans al quotidiano viennese Der Standard. Ogni tratto è catalogato con il nome antico, la data e persino chi l’ha fatto costruire.
Non mancano le vie più famose: dalla Via Appia alla Via Claudia Augusta, fino alla Via Egnatia che collegava Adriatico ed Egeo. Ma ci sono anche le strade secondarie, le cosiddette viae publicae, e le rotte marittime, già visibili nella versione beta della piattaforma. Un dettaglio che permette di mettere a confronto la viabilità antica con quella di oggi, grazie alla possibilità di sovrapporre i confini e le infrastrutture moderne.
Viaggiare nell’antichità: tempi e confronti con oggi
Uno degli aspetti più interessanti di Itiner-e è il calcolo dei tempi di percorrenza. Per esempio, partendo dall’antica Tridentium (oggi Trento) fino a Bauzanum (Bolzano), la piattaforma stima che percorrere i 56 chilometri in carro richiedeva circa 29 ore. A cavallo, invece, si arrivava in una decina d’ore. Oggi, con Google Maps, lo stesso tragitto si copre in meno di un’ora d’auto, traffico permettendo.
“Volevamo creare uno strumento utile non solo agli studiosi, ma anche a chiunque abbia voglia di capire come si viaggiava una volta”, racconta uno dei ricercatori italiani coinvolti. La piattaforma è pensata sia per gli appassionati di storia sia per chi vuole immergersi nel passato in modo pratico e interattivo.
Tra archeologia e tecnologia: un lavoro di squadra
Per mettere in piedi Itiner-e ci sono voluti anni di lavoro e la collaborazione tra archeologi, storici e informatici da tutta Europa. “Abbiamo incrociato fonti antiche, dati archeologici e mappe moderne”, spiega Burghmans. Ogni tratto è stato controllato con rilievi sul campo e confronti con documenti storici, per garantire la massima precisione.
L’interfaccia è semplice e immediata: basta inserire due località per vedere subito il percorso consigliato, con tappe e tempi stimati per ogni tipo di trasporto. Nel futuro, promettono i ricercatori, arriveranno nuove funzioni, come itinerari tematici e approfondimenti sulle tappe più importanti.
Un ponte tra passato e presente
L’iniziativa ha già conquistato studiosi e curiosi. “È come avere una macchina del tempo a portata di click”, ha detto un utente romano dopo aver provato la piattaforma. Ma dietro al gioco c’è un obiettivo più profondo: far capire com’erano davvero i viaggi nell’antichità, con i loro tempi lunghi, le difficoltà naturali e le scelte obbligate.
Con Itiner-e, la storia delle strade romane lascia i libri per diventare un’esperienza diretta. Un modo nuovo, concreto, per scoprire quanto il passato ancora oggi condiziona il nostro modo di muoverci in Europa.
