Tokyo, 17 novembre 2025 – La Borsa di Tokyo ha iniziato la settimana con un passo cauto, influenzata dalla chiusura incerta di Wall Street e da dati economici interni più deboli del previsto. L’indice Nikkei 225 ha aperto in calo dello 0,13%, fermandosi a 50.308,26 punti, con una perdita di 67 punti rispetto alla chiusura di venerdì. Il mercato risente soprattutto della notizia del Pil giapponese in calo, la prima contrazione dopo un anno e mezzo.
Pil giapponese in calo: primi segnali di rallentamento
Il governo nipponico ha reso noto stamattina che il Pil del Giappone è sceso dello 0,4% tra luglio e settembre. È la prima flessione dopo sei trimestri consecutivi di crescita. Gli esperti di Nomura Securities hanno commentato che, sebbene ci si aspettasse un dato debole, la contrazione è stata più marcata del previsto. A pesare sono stati soprattutto i consumi interni in calo e la debolezza delle esportazioni.
Il dato, arrivato poco dopo le 8 del mattino, ha subito fatto sentire i suoi effetti. In sala trading a Marunouchi si è respirato un clima di “attesa e nervosismo”, con scambi contenuti e ordini più cauti. Solo dopo l’apertura delle principali piazze asiatiche, intorno alle 9, il mercato ha provato a riprendersi, ma la prudenza è rimasta la parola d’ordine.
Yen in affanno: ai minimi da nove mesi
Sul fronte delle valute, lo yen ha continuato a perdere terreno, sia rispetto al dollaro sia all’euro. Stamattina il cambio dollaro/yen ha toccato quota 154,60, un livello che non si vedeva da più di nove mesi. Anche contro l’euro la valuta giapponese si è indebolita, arrivando a 179,50. Gli analisti di Mizuho Bank spiegano che questa debolezza riflette le attese di una politica monetaria accomodante da parte della Banca del Giappone, mentre in USA e Europa si parla di possibili aumenti dei tassi.
Un operatore della Sumitomo Mitsui Trust Bank ha confidato che “molti investitori esteri stanno rivedendo le loro posizioni sul mercato giapponese proprio a causa della volatilità dello yen”. La svalutazione favorisce le esportazioni, ma pesa sui consumi interni e fa salire i costi delle importazioni energetiche.
Wall Street incerta, Asia guardinga: l’effetto sui mercati globali
La giornata a Tokyo si muove in un quadro internazionale ancora incerto. Venerdì scorso Wall Street ha chiuso senza una direzione chiara: il Dow Jones ha messo a segno un piccolo rialzo, mentre il Nasdaq è sceso. Questo ha spinto gli operatori asiatici a muoversi con cautela.
Un gestore di portafoglio della Daiwa Asset Management racconta che “gli investitori stanno tenendo d’occhio i dati economici globali e le mosse delle banche centrali”. In particolare, la possibilità che la Federal Reserve mantenga i tassi alti più a lungo del previsto sta condizionando le scelte anche sui mercati asiatici.
Cosa aspettarsi: incertezza e prudenza in attesa delle prossime mosse
Questa mattina alcuni titoli dei settori tecnologico e automobilistico hanno resistito, ma il clima generale resta fatto di prudenza. Ora tutti guardano ai prossimi dati sull’inflazione giapponese e alle decisioni della Banca del Giappone, attese per la settimana prossima.
Un trader intervistato da NHK ha ammesso: “C’è molta incertezza, sia per la situazione internazionale sia per quella interna. Solo quando capiremo meglio le mosse delle banche centrali potremo vedere movimenti più netti”. Per ora, la parola chiave è una sola: prudenza.
