Ubriaco alla guida chiama la madre in taxi, ma il tassista finisce nei guai: ecco perché rischia la licenza

Ubriaco alla guida chiama la madre in taxi, ma il tassista finisce nei guai: ecco perché rischia la licenza

Ubriaco alla guida chiama la madre in taxi, ma il tassista finisce nei guai: ecco perché rischia la licenza

Matteo Rigamonti

Novembre 17, 2025

Milano, 17 novembre 2025 – Una notte di controlli serrati quella tra venerdì 14 e sabato 15 novembre. I carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Duomo hanno fermato un 34enne alla guida della sua Fiat 500 in zona Porta Nuova. L’uomo, risultato positivo all’alcoltest, ha provato a evitare guai chiamando la madre per salvare l’auto dal deposito giudiziario. Ma la serata ha preso una piega inattesa: anche il tassista arrivato per aiutarlo è stato trovato con un tasso alcolemico oltre i limiti, rischiando ora la revoca della licenza.

Milano sotto controllo: 24 patenti ritirate in una notte

I carabinieri hanno allestito un posto di blocco nel cuore di Milano, iniziando i controlli poco dopo le 22. Nel corso della serata, sono state verificate ben 247 patenti. Il bilancio parla chiaro: 24 documenti ritirati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze. Tra questi, anche quello del 34enne fermato sulla sua utilitaria. Il primo alcoltest ha segnato 0,87 grammi di alcol per litro di sangue, il secondo 0,90, mentre il limite è fissato a 0,80.

“Abbiamo visto tanti casi di mancato rispetto delle regole”, ha raccontato uno degli agenti presenti ai controlli. Per il giovane è scattata la denuncia, con multe fino a 3.200 euro, sospensione della patente da sei a dodici mesi e fermo amministrativo dell’auto.

La madre chiama un taxi per evitare il sequestro

Dopo aver scoperto di essere positivo, il 34enne – visibilmente agitato – ha chiamato la madre poco dopo la mezzanotte. La donna, che abita in zona Bicocca, ha preso un taxi per raggiungere il figlio e recuperare la macchina. L’obiettivo era chiaro: evitare che la Fiat 500 finisse nel deposito giudiziario, con spese e lunghe attese.

Arrivata intorno all’una, la signora si è trovata davanti ai carabinieri che, come da prassi, l’hanno sottoposta a loro volta all’alcoltest prima di consegnarle le chiavi. “Non possiamo rischiare che un altro conducente non idoneo prenda il volante”, ha spiegato uno dei militari.

Odore sospetto nel taxi: nuovo controllo alcolico

Mentre la madre risultava negativa al test, i carabinieri hanno notato un odore forte provenire dall’abitacolo del taxi, una Toyota Auris bianca con il logo di una nota cooperativa milanese. “C’era qualcosa che non tornava”, ha detto uno dei militari. Hanno quindi chiesto al tassista – un 52enne con oltre vent’anni di servizio – di sottoporsi all’alcoltest.

Il risultato non ha lasciato dubbi: 0,84 al primo soffio, 0,85 al secondo. Per chi guida un veicolo pubblico il limite è zero. “Non mi era mai successo in tanti anni”, ha detto l’autista, visibilmente scosso.

Multa e licenza a rischio per il tassista

La serata per il tassista si è chiusa con una denuncia e la segnalazione alla commissione disciplinare del bacino aeroportuale milanese. Oltre alla multa, che può arrivare a diverse migliaia di euro, rischia il sequestro del mezzo e soprattutto la revoca della licenza. Una decisione che potrebbe segnare la fine della sua carriera.

La cooperativa per cui lavora ha dichiarato che “saranno presi tutti i provvedimenti previsti dal regolamento interno”. Tra i colleghi si sono levate reazioni contrastanti: c’è chi parla di “errore grave”, chi invece ricorda la pressione a cui sono sottoposti gli autisti nei weekend.

Un caso che riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale

L’intera vicenda – dal giovane fermato alla madre arrivata in taxi, fino al tassista trovato positivo – riporta sotto i riflettori la questione della sicurezza sulle strade e dei controlli nei fine settimana. Secondo i dati della Prefettura di Milano, negli ultimi mesi sono aumentati i casi di guida in stato di ebbrezza, soprattutto tra i conducenti professionali.

“Serve più attenzione e consapevolezza”, ha commentato un rappresentante delle forze dell’ordine. Solo così, forse, notti come quella tra venerdì e sabato diventeranno sempre più rare sulle strade di Milano.