Milano, 18 novembre 2025 – Le Borse europee hanno chiuso in netto calo oggi, con gli investitori in ansia per i risultati di Nvidia e i timori che si allungano sul settore dell’intelligenza artificiale. I mercati, già messi alla prova dalle incertezze sulle mosse future delle banche centrali riguardo ai tassi, hanno archiviato la giornata in rosso quasi ovunque.
Borse europee giù: banche e tecnologia sotto pressione
L’indice Stoxx 600, che racchiude le principali aziende europee, ha lasciato sul terreno l’1,1%. A guidare la flessione sono state soprattutto Madrid (-1,4%), Parigi (-1,3%), Francoforte (-1,1%) e Londra (-0,8%). Il clima resta teso. “Gli operatori aspettano segnali chiari dalle banche centrali, ma per ora prevale la prudenza”, ha commentato un analista di Piazza Affari nel primo pomeriggio.
A soffrire di più sono stati i titoli bancari, in calo del 1,9%. Spicca il caso di Credit Agricole, che ha perso l’1,5% proprio nel giorno della presentazione del nuovo piano strategico. Male anche le assicurazioni (-1,4%) e il settore auto, che ha perso il 2%. Pesante anche il comparto lusso, in calo dell’1,6%. “Il mercato teme un rallentamento della domanda globale”, ha confidato un trader di Parigi.
Energia in rosso, utility tengono
Anche il settore energia ha sofferto, chiudendo in calo dell’1,2%. Il petrolio è rimasto debole per tutta la giornata: il WTI ha perso lo 0,4%, scendendo a 59,62 dollari al barile, mentre il Brent ha chiuso a 63,94 dollari (-0,3%). Più contenute le perdite delle utility (-0,6%), mentre il prezzo del gas è salito dell’1,2%, toccando quota 31,82 euro al megawattora.
Sul fronte valutario, l’euro si è mantenuto stabile contro il dollaro, a 1,1590. Nel frattempo, dopo una mattinata difficile, il Bitcoin ha recuperato terreno, risalendo a 90.551 dollari. “Il mercato delle criptovalute resta molto volatile”, ha osservato un gestore milanese.
Tassi e spread: nessuna novità di rilievo
I titoli di Stato europei sono rimasti sostanzialmente fermi. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è mantenuto stabile a 75 punti base. Il rendimento del decennale italiano si è fissato al 3,44%, quello tedesco al 2,69%. Da segnalare che lo spread tra Italia e Francia si è praticamente azzerato, con il tasso dell’Oat francese salito al 3,44%, in linea con quello italiano.
Gli occhi degli investitori restano puntati sugli Stati Uniti. I dati sulla produzione industriale e sul mercato del lavoro saranno decisivi per capire se la Federal Reserve interverrà ancora sui tassi nelle prossime settimane. “C’è molta attesa per i numeri Usa”, ha detto un operatore della City di Londra.
Nvidia sotto la lente: il futuro dell’intelligenza artificiale
La giornata è stata dominata dall’attesa per i conti trimestrali di Nvidia, considerata un indicatore chiave per tutto il settore tecnologico e per l’andamento dell’intelligenza artificiale. I timori di una possibile frenata hanno aumentato la volatilità sui mercati europei. “Se Nvidia dovesse deludere, potremmo vedere nuove vendite”, ha spiegato un analista di Francoforte.
In fondo, anche se nessuno lo dice apertamente, tra gli operatori c’è la sensazione che l’incertezza possa durare ancora qualche settimana. Solo allora si capirà se la correzione di questi giorni è stata una fase passeggera o l’inizio di qualcosa di più complicato.
