Xiamen, 18 novembre 2025 – “C’è ancora domani” ha trionfato ai 38° Golden Rooster Awards, portandosi a casa il premio come miglior film in lingua straniera. Il riconoscimento più ambito del cinema cinese, spesso paragonato agli Oscar, è stato assegnato nel corso di una cerimonia a Xiamen, davanti a 2.500 ospiti. La serata, trasmessa in diretta dalla CCTV e sulle principali piattaforme streaming del Paese, ha visto la regista e protagonista Paola Cortellesi ricevere il premio dalle mani della giuria guidata dal maestro Zhang Yimou.
“C’è ancora domani”: la storia italiana che ha conquistato la Cina
La giuria ha scelto il film per la sua capacità di raccontare con profondità le ferite di un’epoca. Il racconto della violenza domestica diventa qui una metafora che si ripete nel tempo, seguendo il percorso dal risveglio personale delle donne a un impegno collettivo. Zhang Yimou ha definito l’opera “una trasformazione raffinata della sensibilità del nostro tempo, sospesa tra poesia e critica”, capace di mettere in discussione i poteri familiari con uno sguardo contemporaneo.
Non era affatto scontato: tra i concorrenti c’erano titoli importanti come “F1: The Movie” e “Here” dagli Stati Uniti, il thailandese “How to Make Millions Before Grandma Dies”, e il franco-brasiliano “I’m Still Here”, già premiato agli Oscar. E invece, a spuntarla è stato proprio il film italiano, confermando una stagione ricca di successi all’estero.
Numeri da record e applausi in Cina
Il premio ai Golden Rooster si aggiunge al Golden Panda Award vinto lo scorso settembre, facendo di “C’è ancora domani” il film straniero più premiato in Cina nel 2025. Sulla piattaforma di recensioni più seguita del Paese, Douban, il film ha ottenuto un punteggio altissimo, 9,3 su 10, uno dei migliori dell’anno. Un segnale chiaro non solo della stima della critica, ma anche dell’impatto culturale e sociale che la pellicola ha avuto sul pubblico cinese.
Durante la cerimonia, Paola Cortellesi ha ringraziato la giuria, i distributori cinesi, la casa di produzione Wildside (del gruppo Fremantle) e Vision Distribution. Ha riservato un pensiero speciale agli spettatori: “Un pubblico vivo, curioso, capace di ridere e di emozionarsi; giovani, ma già profondi nelle domande e nei commenti”. Le sue parole hanno raccolto applausi sinceri in sala.
Oltre la Cina: il viaggio mondiale di “C’è ancora domani”
Il cammino internazionale del film non si ferma qui. Negli ultimi due anni “C’è ancora domani” è stato distribuito in 126 Paesi, ottenendo ovunque apprezzamenti da critica e pubblico. In Cina, la pellicola ha trovato un pubblico attento, capace di afferrare le sfumature di una storia ambientata nell’Italia del dopoguerra, ma che parla a tutti. I dati dei distributori locali raccontano di sale piene nelle grandi città, da Pechino a Shanghai, e di discussioni accese sui social.
Il Golden Rooster Awards è noto per la sua grande organizzazione e per la presenza delle figure più importanti del cinema asiatico. Per una produzione straniera, vincere qui è un traguardo importante. Quest’anno l’Italia era ben rappresentata: presenti anche membri dell’ambasciata italiana a Pechino e della comunità culturale europea.
Il cinema italiano che fa parlare di sé nel mondo
Il successo di “C’è ancora domani” in Cina conferma l’ottimo momento del cinema italiano all’estero. Dopo i riconoscimenti nei festival europei e americani, il premio asiatico è un’altra tappa fondamentale per portare le nostre storie oltre confine. Gli esperti del settore sottolineano come la forza del film stia nel saper raccontare temi universali con uno sguardo personale, facendo sentire il pubblico cinese vicino alle dinamiche sociali sullo schermo.
A fine serata, tra flash e strette di mano, Paola Cortellesi ha confidato ai giornalisti: “Non mi aspettavo una risposta così calorosa. Questo premio è un ponte tra culture diverse, ma unite dal desiderio di raccontare storie vere”. Parole semplici, quasi un sussurro dietro le quinte. Eppure, in quel momento, hanno detto tutto.
