GORIZIA, 18 novembre 2025 – Il fiume Torre è esondato nella notte tra il 17 e il 18 novembre nel Goriziano, in Friuli Venezia Giulia, sommergendo strade e campi. A Versa, molti abitanti si sono dovuti rifugiare sui tetti delle case per scampare all’acqua. In certi punti, il livello ha superato il metro e mezzo, bloccando strade e isolando famiglie intere. I vigili del fuoco, intervenuti con gommoni e elicotteri, stanno lavorando senza sosta per portare in salvo chi è rimasto intrappolato. Il governatore Massimiliano Fedriga ha garantito che la Regione “starà vicino alla popolazione concretamente”, annunciando interventi urgenti anche sul fronte economico.
Il Torre rompe gli argini: strade allagate e soccorsi in piena attività
All’alba, la situazione a Versa era già drammatica. Alcuni residenti sono stati visti salire sui tetti, mentre l’acqua continuava a salire. “Abbiamo sentito urla, poi solo il rumore dell’acqua che entrava ovunque”, ha raccontato una donna del posto, visibilmente scossa. I vigili del fuoco di Udine e Gorizia, con l’aiuto di colleghi da Trieste e Pordenone, sono partiti già dalle 5.30 con gommoni e l’elicottero Drago per raggiungere le zone più isolate.
Le prime indagini indicano che l’esondazione è stata causata dalle forti piogge cadute tra le 22 e le 4 del mattino. In poche ore sono arrivati oltre 150 millimetri di pioggia, conferma la Protezione Civile regionale. Il fiume Torre è cresciuto rapidamente, rompendo gli argini e invadendo le campagne.
Frana a Brazzano: due persone ancora disperse sotto il fango
Mentre a Versa si salvavano gli alluvionati, a pochi chilometri, a Brazzano di Cormons, una frana ha travolto tre case nella notte. I soccorritori hanno salvato una donna con una gamba rotta, ma rimangono dispersi due abitanti: Guerrina Skocaj, 83 anni, e Quirino Kuhnert, 32 anni, tedesco di origine bavarese.
“Dalle forze dell’ordine mi hanno detto che lui è stato travolto mentre cercava di aiutare l’anziana bloccata sotto il fango”, ha spiegato il prefetto di Gorizia, Ester Fedullo. “Le ricerche continuano senza sosta”. Sul posto sono arrivati anche i sanitari della centrale operativa Sores Fvg con ambulanze, automedica e l’elisoccorso.
Ricerche serrate con squadre speciali e mezzi pesanti
A Brazzano le operazioni di soccorso coinvolgono decine di uomini e mezzi. Sono arrivati il nucleo regionale Gos (Gruppo operativo speciale) con escavatori e cani da ricerca, e dal Veneto la squadra Usar (Urban search and rescue), esperta nel recupero di persone sotto le macerie. Il maltempo ha colpito duro in tutta l’area tra Palmanova e la provincia di Gorizia: a Cormons sono caduti 152 millimetri di pioggia in sei ore. Anche il fiume Judrio è tracimato, causando altri allagamenti.
“Abbiamo evacuato tutta la zona”, ha aggiunto il prefetto Fedullo. “I soccorritori sono al lavoro per risolvere gli allagamenti”. Alle 10 è stato convocato un Centro di coordinamento in Prefettura per fare il punto della situazione.
Scuole chiuse e strade impraticabili a Cormons
Il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, ha deciso di chiudere le scuole per oggi. “Le piogge di stanotte hanno provocato danni gravi in tutto il territorio”, ha scritto sui social. “State attenti in auto: molte strade sono ancora allagate o piene di detriti”. In città si vedono auto bloccate nell’acqua e volontari al lavoro per liberare i tombini intasati dal fango.
La situazione è ancora molto delicata. Le autorità invitano a seguire solo le informazioni ufficiali e a evitare spostamenti inutili nelle zone colpite. Le previsioni meteo parlano di una tregua, ma i livelli dei fiumi restano sotto stretta osservazione.
