Sydney, 18 novembre 2025 – Un gruppo di paleontologi provenienti da diverse nazioni ha messo le mani in Australia sui più antichi gusci di uova fossili mai trovati, appartenuti a coccodrilli arboricoli. Parliamo di un’età di circa 55 milioni di anni. La scoperta, fatta in una zona isolata del Queensland, getta nuova luce su un tempo in cui l’Australia era ancora legata all’Antartide e al Sud America. Il lavoro, pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology, è frutto della collaborazione tra l’Istituto Catalano di Paleontologia Miquel Crusafont e l’Università del Nuovo Galles del Sud di Sydney.
Coccodrilli che si arrampicavano sugli alberi? Sì, è possibile
Gli esperti hanno ricostruito che le uova appartenevano ai Mekosuchinae, un gruppo primitivo di coccodrilli ormai estinti. Questi rettili, padroni delle acque interne australiane milioni di anni fa, erano molto diversi dai coccodrilli che conosciamo oggi. “Questi gusci ci hanno dato uno sguardo diretto sulla vita intima di quei coccodrilli”, spiega Xavier Panadès i Blas, autore principale dello studio. “Adesso possiamo capire non solo la loro strana anatomia, ma anche come si riproducevano e come cambiavano con l’ambiente”.
La scoperta suggerisce che alcuni Mekosuchinae erano in grado di arrampicarsi sugli alberi, cosa insolita per i coccodrilli moderni. Il paleontologo Michael Archer, tra i ricercatori, dice: “Alcuni di loro sembrano essere stati veri e propri cacciatori della terraferma, che si muovevano nelle foreste”. Un’ipotesi confermata anche da altri fossili trovati nel nord-ovest del Queensland, risalenti a 25 milioni di anni fa.
Un’Australia diversa e coccodrilli “da caduta”
Quando queste uova venivano deposte, l’Australia faceva ancora parte di un supercontinente che univa Antartide e Sud America. Il clima e le foreste erano molto diversi da oggi: fitte, ricche di corsi d’acqua, un ambiente perfetto per questi rettili. Alcune specie fluviali superavano i cinque metri di lunghezza. “Alcuni erano in parte semi-arborei, dei veri ‘coccodrilli da caduta’”, racconta Archer. “Probabilmente cacciavano come i leopardi, buttandosi dagli alberi sulle prede ignare”.
Questa tattica di caccia, secondo gli studiosi, è un adattamento unico nel panorama dei rettili preistorici australiani. I Mekosuchinae si distinguevano nettamente dai coccodrilli d’acqua dolce e salata che oggi vivono in Australia, arrivati solo molto più tardi – circa 3,8 milioni di anni fa.
Cosa ci raccontano i gusci di uova fossili
I gusci trovati sono una chiave importante per capire meglio l’evoluzione dei coccodrilli e i cambiamenti ambientali dell’Australia antica. “Questi dati ci aiutano a ricostruire non solo la biodiversità di allora, ma anche le relazioni tra animali e ambiente”, sottolinea Panadès i Blas. La presenza di coccodrilli che vivevano sugli alberi mostra un ecosistema più complesso di quanto pensassimo.
Gli studiosi hanno studiato la composizione chimica e la struttura dei gusci, confrontandoli con quelli di altre specie, sia estinte che attuali. I risultati confermano che i Mekosuchinae occupavano ruoli ecologici molto diversi rispetto ai loro discendenti. “È un’idea un po’ strana”, ammette Archer, “ma questi animali erano davvero fuori dall’ordinario”.
Nuove domande sulla fauna di un tempo
La scoperta apre anche nuovi interrogativi su come i Mekosuchinae siano spariti e i coccodrilli di oggi abbiano preso il sopravvento. Gli esperti pensano che i cambiamenti climatici e geografici abbiano giocato un ruolo chiave. Solo altri scavi e studi potranno chiarire il quadro.
Per ora, i gusci fossili del Queensland restano una finestra preziosa su un passato lontano, quando l’Australia era ancora un crocevia tra mondi diversi – e i suoi coccodrilli potevano sorprendere le prede dall’alto degli alberi.
