Il gas si stabilizza a 31,4 euro al Megawattora con un lieve aumento dello 0,1%

Il gas si stabilizza a 31,4 euro al Megawattora con un lieve aumento dello 0,1%

Il gas si stabilizza a 31,4 euro al Megawattora con un lieve aumento dello 0,1%

Giada Liguori

Novembre 18, 2025

Milano, 18 novembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha messo a segno un piccolo rialzo oggi sul mercato di Amsterdam, il punto di riferimento per l’Europa. Il future sul metano con consegna a dicembre ha chiuso in leggero aumento dello 0,1%, a 31,4 euro al Megawattora. Una variazione contenuta, che però racconta la prudenza degli operatori in un momento di incertezza sui mercati energetici.

Gas in Europa: il mercato si tiene su

Dopo i picchi visti tra fine estate e inizio autunno, nelle ultime settimane il mercato del gas ha mostrato segni di stabilità. Stamattina ad Amsterdam la giornata è partita con scambi tranquilli: poco dopo le 9 il prezzo si aggirava intorno ai 31 euro. Solo nel pomeriggio, con un aumento dei volumi, è arrivato il leggero rialzo che ha portato la chiusura a 31,4 euro/MWh. Secondo Marco Ferri di Nomisma Energia, “il mercato riflette una domanda ancora debole e scorte in Europa sopra la media stagionale”.

Domanda bassa e scorte piene: cosa pesa sui prezzi

La domanda di gas naturale in Europa resta sotto la lente. Le temperature miti di novembre hanno abbassato il consumo per riscaldamento in diversi Paesi, dalla Germania alla Francia. In Italia, i dati Snam aggiornati alle 18 di oggi mostrano stoccaggi quasi pieni, al 96%. Questo contribuisce a tenere i prezzi sotto controllo. “Le scorte alte danno tranquillità agli operatori”, spiega un trader della City di Londra, “ma basta poco per cambiare tutto: un’ondata di freddo o tensioni geopolitiche possono far schizzare i prezzi in poche ore”.

Occhi puntati su Russia e Medio Oriente

Nonostante la calma degli ultimi giorni, il mercato resta molto sensibile alle notizie internazionali. Le forniture dalla Russia restano ridotte rispetto ai livelli pre-2022, mentre il flusso di GNL dagli Stati Uniti e dal Qatar è fondamentale per l’equilibrio europeo. “Il rischio geopolitico non è mai sparito”, ricorda Silvia Rossi di Ref Ricerche. “Le tensioni in Medio Oriente e la situazione in Ucraina sono sempre da tenere d’occhio”. Anche la manutenzione di alcuni terminali norvegesi ha dato un piccolo scossone ai prezzi.

Cosa cambia per famiglie e imprese

Per le famiglie e le imprese italiane, il piccolo aumento di oggi non si tradurrà in variazioni immediate sulle bollette. L’Autorità per l’energia aggiorna i prezzi al dettaglio ogni mese, basandosi sulle medie dei mercati internazionali. Tuttavia, avverte l’Unione Nazionale Consumatori, “la volatilità resta un problema: basta una settimana di rialzi per far salire le tariffe”. Le aziende che consumano molta energia, soprattutto al Nord, seguono con attenzione l’andamento dei prezzi. “Ogni cambiamento si riflette sui costi di produzione”, ammette il direttore di Confindustria Lombardia.

Le prossime settimane: attesa e prudenza

Gli operatori prevedono che il prezzo del gas si manterrà vicino ai livelli attuali almeno fino a dicembre, a meno di sorprese. Le previsioni meteo indicano temperature nella media per la seconda metà del mese. Solo un’ondata di freddo o nuovi problemi geopolitici potrebbero spingere i prezzi sopra i 35 euro/MWh. “Il mercato resta cauto”, chiude Ferri di Nomisma Energia. “Tutti aspettano segnali più chiari su domanda e forniture”.

In sintesi, la giornata conferma una fase di relativa calma per il mercato europeo del gas, con prezzi stabili e operatori pronti a reagire a qualsiasi novità. Una situazione che, almeno per ora, lascia un po’ di respiro a famiglie e imprese, alle prese con un autunno pieno di incognite ma anche con qualche certezza in più rispetto ai mesi scorsi.