Lecce celebra il genio di Lars von Trier al Festival del cinema europeo

Lecce celebra il genio di Lars von Trier al Festival del cinema europeo

Lecce celebra il genio di Lars von Trier al Festival del cinema europeo

Giada Liguori

Novembre 18, 2025

Lecce, 18 novembre 2025 – Il Festival del Cinema Europeo di Lecce ha deciso di omaggiare Lars von Trier, uno dei registi danesi più discussi e influenti degli ultimi decenni, con una retrospettiva dedicata ai suoi film più importanti e la consegna dell’Ulivo d’oro alla carriera. La cerimonia si è svolta ieri sera al Teatro Apollo, nel cuore di Lecce, davanti a una platea piena di appassionati, studenti e addetti ai lavori. Un riconoscimento che arriva in un momento delicato per il regista, alle prese con la malattia ma ancora immerso nella sua ricerca artistica.

Dieci film per raccontare un percorso unico

La retrospettiva, curata dal critico Massimo Causo, ha portato sullo schermo dieci titoli che coprono quasi quarant’anni di cinema: dall’esordio visionario e oscuro di “L’elemento del crimine” (1984), passando per “Epidemic” (1987) e “Europa” (1991), fino ai grandi successi internazionali come “Le onde del destino” (1996), “Dancer in the Dark” (2000), “Dogville” (2003), “Melancholia” (2011), il dittico “Nymphomaniac: Vol. I e II” (2013) e il più recente “La casa di Jack” (2018). Ogni proiezione è stata introdotta da brevi interventi e arricchita dalle testimonianze di chi ha lavorato al fianco del regista. In sala, si sono alternati applausi calorosi e momenti di silenzio rispettoso, a testimoniare l’attenzione e l’emozione del pubblico.

Von Trier parla attraverso Louise Vesth

Impossibilitato a spostarsi per motivi di salute, Lars von Trier è stato rappresentato da Louise Vesth, produttrice della casa danese Zentropa. Vesth ha letto un messaggio inviato dal regista, che ha voluto ringraziare il festival “per questo premio”, scherzando: “Come uno chef che vuole mantenere il senso del gusto, ho cercato di evitare film nuovi per non farmi influenzare. Però ammetto di aver ceduto qualche volta. Il motivo per cui evito è il timore di essere troppo stimolato da idee che non sono mie”.

Nel corso dell’incontro con la stampa, Vesth ha raccontato che von Trier sta lavorando al suo ultimo progetto, intitolato “After”. “Non è più impegnato tutto il giorno come prima – ha spiegato – ma posso dire con certezza che il lavoro è in continuo movimento”. Ha poi aggiunto un dettaglio che ha acceso la curiosità: “Stiamo anche pensando a un progetto monumentale, una specie di enciclopedia del cinema e dell’arte composta da cento episodi, dove Lars metterà tutto il suo sapere”.

Un regista che ha segnato il cinema europeo

Il tributo leccese arriva in un momento in cui la figura di von Trier continua a far discutere critica e pubblico. Autore di opere spesso controverse – basti ricordare le polemiche intorno a “Antichrist” o le dichiarazioni al Festival di Cannes 2011 – il regista danese ha però saputo rinnovare il linguaggio del cinema europeo. Il suo stile, riconoscibile per l’uso della camera a mano, i lunghi piani sequenza e una narrazione che spesso sorprende e disorienta, ha influenzato intere generazioni di cineasti.

Durante la serata, alcuni spettatori hanno raccontato le emozioni provate davanti a film come “Dancer in the Dark”, premiato con la Palma d’Oro nel 2000. “Von Trier non lascia mai indifferenti – ha detto Marco, studente di cinema –. O lo ami o lo detesti, ma ogni suo film ti fa riflettere”. Un pensiero condiviso da molti addetti ai lavori in sala.

Tra malattia e voglia di creare

La diagnosi di morbo di Parkinson, resa nota dallo stesso regista nel 2022, ha inevitabilmente rallentato il suo lavoro. Ma, come ha sottolineato Louise Vesth, la creatività di von Trier non si è spenta. “Lars continua a scrivere e a creare – ha spiegato la produttrice –. Certo, i ritmi sono cambiati rispetto a prima, ma la sua voglia di sperimentare resta forte”.

Con questa retrospettiva e il premio alla carriera, il Festival del Cinema Europeo di Lecce ha voluto mettere in luce l’importanza di un autore che, tra luci e ombre, ha lasciato un segno profondo nel cinema internazionale. Un omaggio sentito, che guarda insieme al passato e al futuro di uno dei protagonisti della settima arte contemporanea.