Milano, 18 novembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni chiude la giornata senza variazioni, fermo a 75 punti base, lo stesso valore con cui ha aperto. Una giornata tranquilla sui mercati che conferma la fase di relativa calma nel differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Il rendimento del Btp decennale si è stabilizzato al 3,45%, secondo i dati di Piazza Affari alle 17:30.
Spread Btp-Bund: la giornata senza scossoni
A Milano la seduta si è aperta con uno spread a 75 punti base e non ha più mosso di un punto fino alla chiusura. Un andamento piatto, senza novità rilevanti né sul fronte economico né su quello politico. Gli operatori hanno tenuto d’occhio la Banca Centrale Europea, ma oggi non sono arrivati segnali capaci di far saltare gli equilibri. “Il mercato resta in attesa delle prossime mosse di Francoforte”, ha detto un trader di una grande banca d’investimento, contattato nel pomeriggio.
Il rendimento del Btp decennale e il confronto con l’Europa
Il rendimento del Btp a 10 anni si è mantenuto al 3,45%, in linea con la scorsa settimana. Un dato che, secondo gli esperti di Intesa Sanpaolo, “rispecchia una percezione di rischio moderata sull’Italia in questo momento”. Intanto il Bund tedesco della stessa durata chiude al 2,70%, confermandosi un porto sicuro per gli investitori europei. Lo spread tra i due titoli resta uno degli indicatori più seguiti per capire la solidità dei conti pubblici italiani.
BCE sotto la lente: cosa aspettarsi
Tutti gli occhi sono puntati sulle prossime decisioni della Banca Centrale Europea. Christine Lagarde, presidente dell’istituto di Francoforte, ha ribadito di recente che “le scelte sui tassi dipenderanno dai dati”, lasciando intendere che per ora non sono previsti cambiamenti. Questo atteggiamento aiuta a tenere sotto controllo la volatilità nel mercato dei titoli di Stato dell’Eurozona. “Solo un cambio di rotta dalla BCE potrebbe far ripartire la volatilità”, ha confidato un gestore obbligazionario a Milano.
Italia: debito e manovra sotto osservazione
In Italia, lo spread resta un tema caldo nel dibattito politico ed economico. Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando alla legge di bilancio 2026, con l’obiettivo di tenere sotto controllo il rapporto tra debito pubblico e PIL. Secondo il Ministero dell’Economia, il debito italiano è intorno ai 2.850 miliardi di euro. Un livello alto, ma considerato “gestibile” dagli osservatori internazionali finché lo spread resta contenuto. “La stabilità del differenziale è un segnale positivo per la credibilità del Paese”, ha sottolineato un funzionario del Tesoro.
Investitori in attesa: nessuna sorpresa oggi
Nei principali desk delle banche d’affari, la giornata è scivolata via senza tensioni particolari. “Non si sono visti flussi anomali né acquisti o vendite importanti”, ha raccontato un operatore di Mediobanca poco dopo le 16. Gli investitori restano prudenti, in attesa di capire se questa calma durerà anche nelle prossime settimane. Alcuni analisti avvertono che eventuali sorprese sull’economia – come dati sull’inflazione o revisioni delle stime di crescita – potrebbero mettere in discussione questo equilibrio.
Uno sguardo avanti: rischi e incognite
Guardando al futuro, il quadro resta incerto. Da un lato, la stabilità dello spread Btp-Bund offre una boccata d’ossigeno al Tesoro italiano, che nei prossimi mesi dovrà emettere nuovi titoli per finanziare il debito. Dall’altro, non mancano le insidie: dalle tensioni geopolitiche alle incertezze sulla crescita europea. “Il mercato oggi è tranquillo, ma basta poco per cambiare tutto”, ha ammesso un analista romano esperto di titoli di Stato.
Per ora, però, la fotografia è chiara: spread fermo a 75 punti, rendimento del Btp decennale stabile al 3,45%, mercati in attesa delle prossime mosse della BCE e della politica italiana. Un equilibrio fragile, ma per oggi solido.
