Wes Anderson: un viaggio visivo al Design Museum di Londra

Wes Anderson: un viaggio visivo al Design Museum di Londra

Wes Anderson: un viaggio visivo al Design Museum di Londra

Giada Liguori

Novembre 18, 2025

Londra, 18 novembre 2025 – Al Design Museum di Londra apre questa settimana la prima mostra completamente dedicata al cinema di Wes Anderson, regista texano di 56 anni che, negli ultimi trent’anni, ha diviso la critica con uno stile visivo immediatamente riconoscibile. L’esposizione, presentata oggi in anteprima alla stampa, sarà aperta al pubblico dal 21 novembre 2025 fino al 26 luglio 2026. Un viaggio immersivo tra costumi, oggetti di scena e materiali d’archivio messi a disposizione dallo stesso Anderson, che per la prima volta apre le porte del suo archivio personale.

Un viaggio nella carriera di Wes Anderson

La retrospettiva londinese ripercorre tutta la carriera di Wes Anderson, dal debutto con “Un colpo da dilettanti” (“Bottle Rocket”) fino al recente “La trama fenicia”, presentato all’ultimo Festival di Cannes. Nel mezzo, titoli come “I Tenenbaum”, “Moonrise Kingdom”, “Isle of Dogs” e il celebre “Grand Budapest Hotel” del 2014. Non solo film: la mostra dedica spazio anche ai cortometraggi, incluso “La meravigliosa storia di Henry Sugar”, che nel 2024 ha regalato ad Anderson il suo primo Oscar come miglior cortometraggio. Un premio arrivato grazie all’adattamento di quattro racconti di Roald Dahl, realizzati nel 2023.

Oggetti iconici e dettagli che parlano

Tra i circa 700 oggetti di scena in mostra, spicca il grande modello rosa confetto della facciata del Grand Budapest Hotel, simbolo della cura maniacale per i dettagli che contraddistingue il regista. Accanto a questo, ci sono i distributori automatici visti in “Asteroid City”, la pelliccia Fendi indossata da Gwyneth Paltrow nei panni di Margot Tenenbaum e il ritratto pseudo-rinascimentale ereditato da Gustave H., il personaggio di Ralph Fiennes. Quest’ultimo, come ha raccontato il curatore Tim Marlow, è stato dipinto da Michael Taylor su commissione diretta di Anderson: “Un oggetto che dice molto sul modo di lavorare di Wes – ha spiegato Marlow – sempre attento anche ai dettagli più nascosti”.

Per la prima volta, l’archivio personale di Anderson

Il pubblico potrà vedere per la prima volta materiali direttamente dagli archivi privati del regista: bozzetti, storyboard, fotografie di scena e lettere scambiate con collaboratori storici come Owen Wilson e Jason Schwartzman. “Abbiamo voluto mostrare non solo i film finiti, ma tutto quello che c’è dietro – ha detto Anderson durante la presentazione –. Ogni oggetto racconta una storia che spesso lo spettatore non vede”. Tra le curiosità anche una collezione di taccuini con appunti scritti a mano e una serie di fotografie scattate durante le riprese in Europa dell’Est.

Un cinema che divide ma conquista

Il cinema di Wes Anderson ha sempre diviso: c’è chi lo considera un maestro dell’estetica contemporanea, chi invece lo accusa di formalismo eccessivo. Eppure, nel tempo, i suoi film hanno conquistato un pubblico variegato, dai cinefili più appassionati agli spettatori occasionali. “Non si può restare indifferenti davanti a un suo film”, ha detto un visitatore durante l’anteprima. La mostra di Londra sembra voler mettere tutti d’accordo: “Abbiamo cercato di raccontare sia la precisione tecnica sia l’ironia che attraversa ogni suo lavoro”, ha spiegato uno degli organizzatori.

Un appuntamento da non perdere

L’esposizione resterà aperta fino al 26 luglio 2026 e punta ad attirare appassionati da tutta Europa. I biglietti sono già in vendita sul sito del Design Museum; l’ingresso intero costa 18 sterline. Gli organizzatori si aspettano un grande afflusso: “Wes Anderson è ormai un punto di riferimento per chi ama il cinema d’autore – ha sottolineato Marlow – ma anche per chi cerca qualcosa di diverso”. Tra modelli in miniatura e costumi originali, la mostra offre uno sguardo da vicino su un universo visivo che continua a sorprendere.