Roma, 19 novembre 2025 – Il presidente della Consob, Paolo Savona, ha lanciato un nuovo allarme sulla sicurezza finanziaria e digitale durante il Forum dei Consumatori “Il potere delle Piattaforme: il ruolo dei consumatori, imprese e Autority”, in corso al Cnel. Davanti a una platea di esperti e istituzioni, Savona ha messo in luce come la segretezza dei bitcoin e delle criptovalute sia terreno fertile per evasione fiscale, criminalità organizzata e attività dei servizi segreti. «La forza dei bitcoin è proprio la segretezza – ha detto – perché lì vanno evasori fiscali, soldi della mafia, fondi dei servizi segreti, che così possono contrastare il terrorismo». Ha poi aggiunto che tutte le ricchezze illecite si appoggiano a strumenti finanziari virtuali che si sono isolati, impedendo lo scambio di informazioni.
Criptovalute e riciclaggio, il problema della segretezza
Per Savona, la mancanza di trasparenza nei sistemi basati su blockchain e criptovalute favorisce il passaggio di soldi sporchi. «Non lasciandosi penetrare, questi strumenti diventano un muro per le autorità di controllo», ha spiegato. La vera sfida, ha aggiunto, è una corsa alle informazioni: «Chi arriva prima prende i dati degli altri e li usa». Una fotografia nitida della situazione attuale, in cui la tecnologia viaggia più veloce delle regole e delle istituzioni.
Durante il suo intervento, Savona ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà nel monitorare i flussi finanziari digitali. «Le piattaforme virtuali riescono a isolarsi dal sistema tradizionale, rendendo complicato lo scambio di dati tra Paesi e istituzioni», ha detto. Un problema che non riguarda solo l’Italia, ma l’intero sistema finanziario mondiale.
Computer quantistici: la nuova minaccia che fa paura
Non solo criptovalute. Savona ha definito l’arrivo dei computer quantistici come “la bomba nucleare” del mondo digitale. «Il vero rischio – ha spiegato – è che chi arriva primo può bloccare tutti i conti correnti, può paralizzare tutte le informazioni sul debito pubblico». Una prospettiva che spaventa non solo le autorità finanziarie, ma anche governi e aziende. Secondo il presidente della Consob, stiamo entrando in una rivoluzione tecnologica che può cambiare in modo profondo gli equilibri di potere nel digitale.
La minaccia non è più solo teorica. Diversi esperti internazionali hanno già segnalato come i computer quantistici possano violare i sistemi di crittografia usati oggi per proteggere dati bancari e informazioni sensibili. «Siamo davanti a questa rivoluzione», ha ribadito Savona, sottolineando l’urgenza di una risposta unita e coordinata.
La proposta di Savona: un Centro elettronico unico per la sicurezza
Per affrontare queste sfide, Savona ha lanciato l’idea di un Centro elettronico unico che raccolga e gestisca tutte le informazioni necessarie per proteggere il sistema finanziario. «Vogliamo mettere insieme tutte le forze, tutte le informazioni? Serve un Centro elettronico unico. È fondamentale», ha detto ai partecipanti del Forum.
L’obiettivo è superare la frammentazione attuale tra le diverse autorità di controllo – dalla Banca d’Italia alla Guardia di Finanza, fino all’Agenzia delle Entrate – per avere una gestione più integrata dei dati. Solo così, secondo Savona, si potrà reagire efficacemente sia ai rischi legati alle criptovalute sia a quelli portati dalle nuove tecnologie come i computer quantistici.
Reazioni e cosa ci aspetta
Le parole del presidente Consob hanno subito acceso il dibattito. Alcuni rappresentanti delle associazioni dei consumatori hanno espresso dubbi sulla privacy, chiedendo garanzie per l’uso dei dati raccolti dal possibile Centro unico. Altri hanno sottolineato l’urgenza di muoversi in fretta, prima che le nuove tecnologie rendano inutili gli strumenti di controllo attuali.
Il confronto resta aperto. Mentre il mondo della finanza cerca un equilibrio tra innovazione e sicurezza, la proposta di Savona riporta al centro il tema della governance digitale in Italia e in Europa. Un nodo destinato a restare al centro dell’attenzione nei prossimi mesi, con l’avanzare della tecnologia e l’aumento delle minacce informatiche.
