Leonardo e Edge: una joint venture innovativa negli Emirati per il 2026

Leonardo e Edge: una joint venture innovativa negli Emirati per il 2026

Leonardo e Edge: una joint venture innovativa negli Emirati per il 2026

Giada Liguori

Novembre 19, 2025

Abu Dhabi, 19 novembre 2025 – Leonardo e il gruppo emiratino Edge hanno siglato oggi, durante l’Airshow di Dubai, un accordo per creare una joint venture industriale negli Emirati Arabi Uniti nel 2026. L’intesa, firmata dall’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, prevede una partecipazione del 49% per il gruppo italiano e del 51% per Edge, consolidando una collaborazione nata solo pochi mesi fa ma già in forte crescita.

Leonardo e Edge, un’intesa che fa sul serio negli Emirati

Dopo il memorandum d’intesa di giugno e i primi contatti ufficiali di febbraio, arriva il passo concreto. “Abbiamo trovato subito un’intesa sulle prospettive industriali e tecnologiche”, ha spiegato Cingolani a margine della cerimonia. La joint venture nasce per “sviluppare e produrre soluzioni all’avanguardia” nel campo della sensoristica, dell’integrazione di sistemi e delle piattaforme. Tecnologie già presenti nel portafoglio di Leonardo, che ora verranno adattate insieme alle esigenze del mercato emiratino e, da lì, proposte anche fuori dai confini locali.

Obiettivi chiari: produzione locale e mercati nuovi

La nuova società nascerà negli Emirati e partirà subito con la produzione di sistemi sviluppati da Leonardo. Il piano è chiaro: da una parte rafforzare il gruppo italiano in Medio Oriente, dall’altra permettere a Edge di accedere a tecnologie europee di ultima generazione. “È un’occasione per ampliare la nostra offerta e aprire nuovi canali di export”, ha aggiunto Cingolani, lasciando intendere che la collaborazione potrebbe allargarsi ad altri settori della difesa nei prossimi anni.

Quando si parte e cosa aspettarsi

La joint venture sarà formalizzata entro il 2026. I team tecnici sono già al lavoro per scegliere le prime linee di prodotto da lanciare insieme. Fonti vicine al progetto parlano di tempi stretti: entro la primavera si dovrebbero definire tutti i dettagli, con le prime produzioni pronte a partire già nella seconda metà del prossimo anno. “Stiamo valutando le soluzioni più adatte al mercato locale”, ha detto un dirigente di Edge a Dubai, “con l’obiettivo di muoverci in fretta”.

Un impulso per l’industria italiana e quella emiratina

L’accordo ha ricevuto il plauso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha evidenziato come la presenza di Leonardo negli Emirati sia “una grande opportunità per tutta la filiera nazionale della difesa”. La collaborazione con Edge, uno dei principali protagonisti della regione, potrebbe portare benefici anche alle piccole e medie imprese italiane specializzate in componenti avanzati. Dall’altra parte, Edge punta a rafforzare la sua posizione come polo tecnologico nel Golfo, sfruttando l’esperienza di Leonardo in Europa.

Segnali chiari dal settore: nuove alleanze in vista

Nel mondo della difesa, la notizia è stata accolta come la conferma di una maggiore apertura degli Emirati verso partnership industriali con gruppi europei. “È un modello che potrebbe essere replicato in altri Paesi della regione”, ha commentato un analista presente all’Airshow. Gli esperti vedono nella joint venture un banco di prova importante per collaborazioni future tra aziende occidentali e partner mediorientali, soprattutto nei settori più tecnologici.

Leonardo scrive un nuovo capitolo

Per Leonardo, questa joint venture con Edge apre una nuova fase nella sua strategia di espansione internazionale. Il gruppo italiano, già presente in oltre 150 Paesi, vuole rafforzare la sua posizione in Medio Oriente con investimenti diretti e trasferimento di know-how. “Vogliamo essere protagonisti dell’innovazione globale”, ha rimarcato Cingolani, lasciando capire che l’intesa emiratina potrebbe essere solo la prima di altre iniziative simili.

In attesa dei prossimi passi, la firma a Dubai conferma il ruolo chiave degli Emirati come punto d’incontro per nuove alleanze industriali nel settore difesa. Per Leonardo, si apre una porta concreta verso mercati fino a oggi difficili da raggiungere.