L’oro tocca nuovi picchi: supera i 4.100 dollari l’oncia

L'oro tocca nuovi picchi: supera i 4.100 dollari l'oncia

L'oro tocca nuovi picchi: supera i 4.100 dollari l'oncia

Giada Liguori

Novembre 19, 2025

Milano, 19 novembre 2025 – Il prezzo dell’oro non si ferma e oggi tocca quota 4.120 dollari l’oncia, segnando un balzo dell’1,7% rispetto alla chiusura di ieri. L’aumento si è visto fin dalle prime contrattazioni sui mercati internazionali, in un clima di attesa per i verbali della riunione di ottobre della Federal Reserve e per i risultati trimestrali di Nvidia, il gigante hi-tech americano. Intanto, un sondaggio recente, rilanciato dagli analisti di Bloomberg, indica proprio l’oro come uno degli investimenti più gettonati per il 2026.

Oro in rialzo: i record si susseguono

A Piazza Affari, la notizia del nuovo massimo dell’oro ha scatenato commenti tra trader e analisti. “Questa salita riflette l’aumento dell’incertezza sui mercati globali”, ha detto stamattina un gestore di una banca d’investimento milanese, poco dopo l’apertura. Il prezzo di 4.120 dollari l’oncia è il più alto da almeno un anno a questa parte. E le prime previsioni parlano di un possibile ulteriore aumento nelle settimane a venire.

Fed e Nvidia: occhi puntati sulle prossime mosse

A spingere l’oro sono soprattutto le aspettative legate ai verbali della riunione di ottobre della Federal Reserve, in uscita domani sera. Gli investitori cercano di capire se la banca centrale americana prenderà una strada più cauta sui tassi d’interesse. Se così fosse, la domanda di beni rifugio come l’oro potrebbe ricevere un’ulteriore spinta. “Ogni parola della Fed viene letta con estrema attenzione”, ha confidato un analista di una società di consulenza finanziaria a Londra. Nel frattempo, domani dopo la chiusura di Wall Street è attesa anche la trimestrale di Nvidia, indicatore chiave per lo stato di salute del settore tech e dell’economia Usa in generale.

L’oro torna protagonista nei portafogli

Un sondaggio internazionale, ripreso dagli analisti di Bloomberg, conferma che l’oro è uno degli asset preferiti dagli investitori per il 2026. “La volatilità dei mercati azionari e le tensioni geopolitiche spingono molti a scegliere investimenti più sicuri”, ha spiegato ieri sera un gestore di fondi con base a Francoforte. Il metallo prezioso, da sempre rifugio nei momenti di crisi, sembra tornare al centro delle strategie di diversificazione dei grandi portafogli internazionali.

Dollaro debole e tensioni globali spingono l’oro

Tra i motivi dietro la crescente domanda di oro c’è anche il recente calo del dollaro sul mercato valutario, insieme alle tensioni geopolitiche che non accennano a diminuire in varie parti del mondo. “Quando il dollaro si indebolisce, l’oro diventa più conveniente per chi compra con altre valute”, ha spiegato un trader attivo tra Zurigo e Milano. Le crisi in Medio Oriente e le incertezze legate alle elezioni americane del prossimo anno tengono alta la voglia di beni rifugio.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Gli esperti mantengono un atteggiamento prudente sulle prospettive a breve del prezzo dell’oro. Alcuni prevedono nuovi rialzi se arrivassero segnali di rallentamento economico dagli Stati Uniti o se dovessero emergere nuove tensioni internazionali. Altri, invece, invitano alla cautela: “Tutto dipenderà dalle prossime mosse delle banche centrali e dall’andamento delle borse”, ha detto stamattina un economista intervistato da alanews.it. Per ora, però, il metallo giallo resta uno dei protagonisti indiscussi dei mercati finanziari mondiali.