Madre e figlia scomparse da un anno: shock per il ritrovamento nel congelatore a Innsbruck e l’arresto dei due fratelli

Madre e figlia scomparse da un anno: shock per il ritrovamento nel congelatore a Innsbruck e l'arresto dei due fratelli

Madre e figlia scomparse da un anno: shock per il ritrovamento nel congelatore a Innsbruck e l'arresto dei due fratelli

Matteo Rigamonti

Novembre 19, 2025

Innsbruck, 19 novembre 2025 – Due corpi senza vita, quelli di una madre di 34 anni e della figlia di 10, entrambe di origine siriana, sono stati trovati venerdì scorso dentro un congelatore in un appartamento di Innsbruck, Austria. La scoperta arriva a oltre un anno dalla loro scomparsa, avvenuta nel luglio 2024. Due fratelli austriaci, di 53 e 55 anni, sono stati arrestati con l’accusa di aver avuto un ruolo in questa tragedia. Le indagini della polizia vanno avanti per chiarire cosa è successo e chi è davvero responsabile.

La scoperta dopo mesi di silenzio

Tutto è iniziato più di un anno fa, quando un parente delle vittime, che vive in Germania, ha segnalato la scomparsa improvvisa della donna e della bambina. Da quel momento nessuno ha più avuto notizie di loro. Solo qualche movimento bancario strano nei mesi seguenti aveva tenuto viva l’attenzione degli investigatori. “Non rispondevano più al telefono, era tutto molto strano”, ha raccontato un familiare agli inquirenti.

Le ricerche si sono concentrate su uno dei due fratelli arrestati, collega di lavoro della donna e, secondo quanto emerso, anche suo ex compagno. L’altro fratello è il proprietario dell’appartamento dove sono stati trovati i corpi, nascosti in una cella frigorifera dentro un piccolo ripostiglio. Solo venerdì scorso, dopo mesi di indagini e perquisizioni, la polizia austriaca è riuscita a rintracciare i corpi.

Gli arresti e le indagini

I due uomini erano stati fermati già a giugno: da allora sono in custodia cautelare, uno a Innsbruck e l’altro a Salisburgo. Dopo il ritrovamento, entrambi hanno ammesso di aver nascosto i corpi, ma negano con forza di aver ucciso le donne. “È stato un incidente”, avrebbero detto durante gli interrogatori. Gli investigatori però non chiudono nessuna pista: la procura di Innsbruck indaga per omicidio e cerca di ricostruire le ultime ore di vita di madre e figlia.

La polizia ha spiegato che le condizioni dei corpi, rimasti per mesi nel congelatore, rendono difficile capire con esattezza le cause della morte. Gli esami autoptici sono ancora in corso all’istituto di medicina legale della città. “Ci vorrà tempo per avere risposte certe”, ha detto una fonte vicina all’inchiesta.

Un caso che supera i confini

La scomparsa di madre e figlia aveva mobilitato anche le autorità italiane: nei mesi scorsi erano partite ricerche in Alto Adige, con l’ipotesi che le due o chi le aveva prese potessero aver varcato il confine. Ma nessun elemento concreto è saltato fuori dalle verifiche tra Bolzano e il Brennero.

Il caso ha scosso la comunità di Innsbruck, dove la donna lavorava da tempo come addetta alle pulizie in un hotel. “Era gentile, sempre pronta ad aiutare”, ha raccontato una collega. La figlia frequentava la scuola elementare del quartiere: “Non la vedevamo più da mesi, pensavamo si fossero trasferite”, ha confidato una vicina.

Le prossime mosse degli inquirenti

Gli investigatori ora cercano di capire meglio i rapporti tra la donna e i due fratelli arrestati. L’attenzione è puntata soprattutto sulle settimane prima della scomparsa e sui movimenti bancari sospetti che avevano allarmato i parenti in Germania. Secondo la polizia, uno dei due uomini avrebbe continuato a usare la carta bancomat della vittima anche dopo la sua morte.

Resta da spiegare perché i corpi siano stati nascosti così a lungo e se qualcun altro possa aver dato una mano a tenere tutto nascosto. Gli inquirenti non escludono nuovi sviluppi nelle prossime settimane. Nel frattempo, la comunità siriana di Innsbruck si è stretta intorno ai familiari delle vittime: “Chiediamo solo giustizia”, hanno detto alcuni parenti raggiunti dalla stampa tedesca.

Il caso resta aperto: la procura austriaca aspetta i risultati degli esami medico-legali per far luce su una storia che ha lasciato sgomenta tutta la città.