Tragedia a Milano: due indagati per omicidio stradale dopo un incidente mortale

Tragedia a Milano: due indagati per omicidio stradale dopo un incidente mortale

Tragedia a Milano: due indagati per omicidio stradale dopo un incidente mortale

Matteo Rigamonti

Novembre 19, 2025

Milano, 19 novembre 2025 – È un ragazzo di 19 anni, Pietro Silva Orrego, la vittima dell’incidente avvenuto all’alba di domenica in viale Fulvio Testi, a Milano. Due persone sono indagate per omicidio stradale. Si tratta di Enrico R., 23 anni, al volante del Suv Mercedes G coinvolto nello scontro, e di L.C., 32enne napoletano, alla guida della Opel Corsa. Entrambi sono risultati positivi ai test preliminari per alcol e sostanze stupefacenti. La Procura di Milano, con la pm Giancarla Serafini al timone, ha disposto altri accertamenti per capire esattamente come sia successo e chi abbia le responsabilità.

Alcol e droga: i primi riscontri

Nelle ultime ore è emerso che sia Enrico R. sia L.C. sono risultati positivi ai controlli su alcol e droga. Era già noto per il conducente della Opel, mentre per il 23enne al volante del potente Suv – un veicolo da oltre 700 cavalli, noleggiato per quasi mezzo milione di euro – si attendevano conferme ufficiali. Fonti investigative ora confermano che anche il giovane milanese ha dato esito positivo sia all’alcol test che al pre-test per sostanze. Restano però da completare le analisi di laboratorio sul sangue, che dovranno stabilire se l’assunzione è avvenuta poco prima dell’incidente.

Gli inquirenti stanno anche controllando la patente di guida: vogliono capire se il 23enne avesse il permesso per guidare un’auto così potente, visto che le leggi limitano ai neopatentati l’uso di veicoli di grossa cilindrata.

La dinamica dell’incidente: velocità e precedenze da chiarire

La Polizia locale di Milano sta ancora ricostruendo quanto accaduto. Secondo le prime ipotesi, il Suv Mercedes correva a velocità molto alta su viale Fulvio Testi. Non è stata ancora definita una cifra precisa: solo una perizia cinematica, che la Procura sta valutando di affidare, potrà stabilire esattamente a che velocità andasse il Suv al momento dell’impatto.

Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. L’obiettivo è capire chi dei due veicoli non abbia rispettato la precedenza. Questa, per ora, è la pista più accreditata dagli inquirenti. Sull corpo di Pietro Silva Orrego è stato disposto l’esame autoptico, che dovrà dare ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente e sulle cause della morte.

Passeggeri e social: i video che hanno chiarito i dubbi

A bordo del Mercedes c’erano anche una ragazza di 30 anni, S.T., ricoverata in condizioni riservate dopo un peggioramento, e un 20enne amico delle vittime. Quest’ultimo era stato indicato come possibile conducente del Suv, ma è stato scagionato grazie a video pubblicati sui social subito dopo l’incidente.

Le immagini mostrano il giovane arrivare sul posto solo dopo l’impatto. Secondo le testimonianze raccolte dalla Polizia locale, avrebbe cercato di aiutare i feriti rompendo con un calcio il finestrino del Suv per tirarli fuori. Un dettaglio confermato anche da alcuni passanti presenti tra le 5 e le 6 del mattino in viale Fulvio Testi.

Indagini in corso: si attende il quadro completo

La Procura è in attesa dei risultati definitivi delle analisi tossicologiche e dell’autopsia per fare chiarezza sulle responsabilità. “Stiamo lavorando per ricostruire ogni dettaglio – ha spiegato una fonte investigativa – e capire se ci sono state gravi violazioni delle norme stradali”. Solo allora si potrà dire se alcol e droga abbiano avuto un ruolo diretto nella tragedia.

Intanto, Milano resta scossa. Sul luogo dell’incidente, all’altezza del civico 150 di viale Fulvio Testi, tanti hanno lasciato fiori e messaggi. La famiglia di Pietro Silva Orrego aspetta risposte e giustizia per una notte finita nel peggiore dei modi.