Tre monete celebrate: un omaggio a cristianesimo, islam ed ebraismo

Tre monete celebrate: un omaggio a cristianesimo, islam ed ebraismo

Tre monete celebrate: un omaggio a cristianesimo, islam ed ebraismo

Giada Liguori

Novembre 19, 2025

Roma, 19 novembre 2025 – Tre monete da 3 euro in argento, uscite oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, celebrano la convivenza delle tre grandi religioni monoteiste – cristianesimo, islam ed ebraismo – nella Capitale. Il trittico, intitolato “Le tre religioni monoteiste sotto il cielo di Roma”, arriva in un momento in cui il dialogo tra fedi è più urgente che mai. Lo ha sottolineato anche il ministro Giancarlo Giorgetti: “L’idea di queste monete è nata dentro il ministero, convinti che un simbolo può avere un peso reale, quando parla al cuore e alla ragione”.

Roma, crocevia di fedi e segno di dialogo

Le tre monete, con finitura Fior di Conio, sono state presentate stamattina nella sede della Zecca, in via Gino Capponi. Sul bordo di ogni pezzo si legge “In Abramo tre fedi una visione”, un richiamo diretto alla comune radice abramitica che unisce le tre religioni e che invita – come si legge nella nota ufficiale – “al dialogo, alla reciproca comprensione e a un orizzonte di pace”. Paolo Perrone, presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha spiegato che “questo progetto è nato come risposta civile e culturale in un momento in cui sembra più facile dividersi che incontrarsi. Siamo riusciti a raccontare, attraverso tre monete, cosa significa davvero il dialogo interreligioso e a lanciare un messaggio di pace in un momento così complicato”.

Le comunità religiose insieme per un messaggio condiviso

Il trittico è il frutto di un lavoro concreto tra i rappresentanti delle tre comunità religiose di Roma: l’arcivescovo Vincenzo Paglia per i cristiani, l’imam Nader Akkad per la comunità islamica e il rabbino capo Riccardo Di Segni per quella ebraica. Un percorso condiviso che si riflette anche nei simboli scelti: su ogni moneta è inciso il luogo di culto più rappresentativo di ciascuna fede. Per il cristianesimo la Basilica di San Pietro, per l’islam la Grande Moschea di Roma, per l’ebraismo il Tempio Maggiore Ebraico.

Il cielo di Roma, punto d’incontro e speranza

Sul rovescio delle tre monete spicca un cielo stellato, che richiama il sogno di Abramo – “una discendenza numerosa come le stelle” – e tre cerchi che si incrociano in un punto centrale: Roma. Il disegno riprende il tracciato michelangiolesco di Piazza del Campidoglio, simbolo della città come crocevia e luogo di incontro tra culture e fedi diverse. Le monete sono state disegnate dalle incisore Silvia Ciucci e Monica Ciucci e coniate nelle Officine della Zecca dello Stato.

Un messaggio che va oltre il valore delle monete

Il valore di queste monete supera quello materiale o da collezione. “Non è solo un oggetto da collezione – ha detto l’arcivescovo Paglia – ma un invito concreto a vedere quello che ci unisce”. Anche l’imam Akkad ha rimarcato l’importanza del progetto: “Roma è una città dove le differenze possono vivere insieme. Questo gesto lo dimostra”. Il rabbino Di Segni ha aggiunto: “Abbiamo lavorato insieme per lanciare un segnale non solo alle nostre comunità, ma a tutta la città”.

Come e dove trovare le monete

Le monete, tutte da 3 euro e realizzate in argento 925, sono disponibili in tiratura limitata attraverso i canali ufficiali della Zecca dello Stato. Ogni pezzo viene consegnato in un astuccio singolo o nel cofanetto dedicato al trittico completo. La presentazione ufficiale si è tenuta alle 11:30, alla presenza dei rappresentanti religiosi e delle autorità civili.

Un segno concreto per guardare al futuro

In una Roma segnata da tensioni ma anche da tante storie di convivenza quotidiana, il trittico “Le tre religioni monoteiste sotto il cielo di Roma” vuole essere – come ha detto il ministro Giorgetti – “un piccolo segno tangibile che invita a guardare oltre le differenze”. Un gesto che, almeno nelle intenzioni, punta a lasciare una traccia non solo nelle collezioni numismatiche, ma anche nel tessuto sociale della città.