Borsa asiatica in ripresa grazie ai risultati di Nvidia

Borsa asiatica in ripresa grazie ai risultati di Nvidia

Borsa asiatica in ripresa grazie ai risultati di Nvidia

Giada Liguori

Novembre 20, 2025

Milano, 20 novembre 2025 – Le stime sul fatturato di Nvidia, diffuse ieri sera, hanno ridato fiducia ai mercati finanziari di tutto il mondo, mettendo da parte i timori di una possibile bolla nel settore dell’intelligenza artificiale che nelle ultime settimane aveva agitato investitori e operatori. Le Borse asiatiche hanno reagito con vigore: Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,65%, Taiwan ha guadagnato il 3,18%, mentre Seul ha segnato un +1,92%. Stamattina i future europei sono partiti in territorio positivo, lasciando immaginare una giornata in crescita anche per i listini del Vecchio Continente.

Nvidia rilancia i mercati globali

L’attenzione era tutta puntata sui dati trimestrali di Nvidia, il gigante americano dei semiconduttori e protagonista della corsa all’AI. Le previsioni di ricavi per il prossimo trimestre, superiori alle aspettative degli analisti, hanno convinto gli investitori che la domanda di chip ad alte prestazioni resta solida. “Questi risultati erano previsti e, con un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, potrebbero tenere i mercati in movimento per almeno altri tre mesi”, ha spiegato un analista contattato da alanews.it. Il titolo Nvidia, già in forte crescita nell’ultimo anno, si conferma così un vero termometro per l’intero settore tecnologico.

Asia in rialzo, ma la Cina resta in ombra

La reazione dei mercati asiatici non si è fatta attendere. A Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha chiuso sopra il 2%. A Taipei, il Taiex ha fatto un balzo del 3,18%, spinto soprattutto dai titoli dei semiconduttori. Anche Seul ha beneficiato dell’effetto Nvidia, chiudendo a +1,92%. Diversa la situazione in Cina: le Borse di Shanghai e Shenzhen sono scese nel corso della mattinata, soprattutto per la flessione di PetroChina (-1,5%). Secondo alcuni operatori locali, il settore energetico cinese soffre ancora per le incertezze sulla domanda interna e per le tensioni geopolitiche.

Sguardo all’occupazione Usa e ai tassi

Oltre all’effetto Nvidia, gli occhi dei mercati sono puntati sui tassi di interesse e sul prossimo rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, atteso per venerdì. Il dato di settembre sarà decisivo per capire la strada della Federal Reserve. “Per ora non ci sono ostacoli a un rally natalizio”, ha detto un gestore milanese. L’idea di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, ormai sempre più presa in considerazione dagli operatori, potrebbe spingere ancora di più la voglia di rischiare nelle prossime settimane.

Europa pronta a ripartire

I future sugli indici europei – Dax di Francoforte, Cac40 di Parigi e Ftse Mib di Milano – viaggiano tutti in positivo nelle prime battute. Gli operatori si aspettano una giornata in rialzo dopo le oscillazioni delle ultime settimane. A Piazza Affari, l’attenzione resta alta sui titoli tecnologici e sulle società con legami al mercato americano. “Il clima è cambiato in fretta: ora c’è più fiducia nella tenuta della crescita globale”, ha commentato un trader lombardo poco dopo l’apertura.

La Cina frena, l’AI continua a brillare

Resta però il nodo cinese: il calo dei listini di Shanghai e Shenzhen dimostra che non tutte le economie asiatiche stanno beneficiando allo stesso modo del rally tecnologico. La frenata di PetroChina pesa sull’umore degli investitori locali e riflette una domanda interna ancora incerta. Intanto, il settore dell’intelligenza artificiale continua a catturare l’attenzione degli investitori nel mondo. Secondo le ultime stime di IDC, il mercato globale dell’AI potrebbe superare i 500 miliardi di dollari entro il 2027.

Mercati in ripresa, ma serve prudenza

In questo scenario, i risultati solidi di Nvidia sembrano aver allontanato, almeno per ora, il rischio di una bolla speculativa nel settore tech. Tuttavia, alcuni gestori invitano a non abbassare la guardia: “Il pericolo di una correzione improvvisa resta se i dati macroeconomici dovessero deludere”, avverte un analista romano. Per il momento, però, i mercati sembrano aver ritrovato slancio e fiducia, almeno fino ai prossimi dati sull’occupazione americana.