Euro in discesa: scambiato a 1,1522 dollari

Euro in discesa: scambiato a 1,1522 dollari

Euro in discesa: scambiato a 1,1522 dollari

Giada Liguori

Novembre 20, 2025

Milano, 20 novembre 2025 – L’euro ha iniziato la giornata con un andamento altalenante sui principali mercati valutari. Alle 9.30 si attesta a 1,1522 dollari, segnando una leggera perdita dello 0,14% rispetto a ieri. Sul fronte asiatico, invece, mostra un piccolo segnale di forza, salendo a 181,7000 yen, con un rialzo dello 0,21%. Dietro a questi movimenti, spiegano gli operatori contattati in mattinata, ci sono le attese sulle prossime mosse delle banche centrali e le incertezze legate ai dati economici appena pubblicati.

Euro-dollaro, occhi puntati sulle mosse della Fed

La giornata si è aperta con una leggera pressione sull’euro contro il dollaro. Gli analisti di Piazza Affari, intervistati poco dopo l’apertura, collegano il calo alle aspettative su una possibile conferma della linea restrittiva della Federal Reserve. “Il mercato si aspetta che la Fed mantenga i tassi fermi almeno fino al primo trimestre del 2026”, spiega un trader di una banca milanese. Questo scenario sostiene il biglietto verde e frena la moneta europea.

Non è tutto. I dati sull’inflazione negli Stati Uniti, pubblicati ieri sera, hanno mostrato un rallentamento meno netto del previsto. Secondo gli investitori, questo rafforza l’idea di una Fed ancora prudente. “Finché non vedremo segnali chiari di una frenata dell’economia americana, il dollaro resterà solido”, confida un gestore di fondi obbligazionari.

Euro-yen, qualche timido segnale di ripresa

Diverso il quadro in Asia. L’euro guadagna terreno sullo yen, arrivando a quota 181,7000, in rialzo dello 0,21% rispetto alla chiusura precedente. Per gli analisti di Tokyo, il movimento riflette soprattutto le incertezze sulla politica della Bank of Japan. “Il mercato scommette su una BoJ ancora molto cauta”, dice un economista della Nomura Securities. In Giappone, l’inflazione resta contenuta e la banca centrale sembra intenzionata a mantenere la sua linea per ora.

Non mancano poi gli effetti delle tensioni geopolitiche nell’area del Pacifico. “Ogni volta che si parla di instabilità nella regione, lo yen tende a indebolirsi”, ammette un broker di Hong Kong.

Mercati in attesa dei dati chiave

Oggi sarà una giornata piena per chi segue le valute. Gli operatori aspettano con attenzione i dati sul PIL dell’area euro, in arrivo alle 11, e le nuove indicazioni sulla fiducia dei consumatori in Germania. Le prime previsioni raccolte a Francoforte parlano di una crescita debole ma stabile nel quarto trimestre.

Intanto, la Banca Centrale Europea resta in attesa. “Non prevediamo novità dalla BCE prima della riunione di dicembre”, racconta una fonte vicina all’istituto guidato da Christine Lagarde. Solo allora si capirà se Francoforte cambierà rotta sui tassi o continuerà a mantenere la linea prudente.

Reazioni e scenari

Tra gli operatori italiani domina la prudenza. “Il mercato valutario è molto sensibile a quello che dicono le banche centrali”, osserva un analista di Intesa Sanpaolo. “Basta una parola fuori posto per ribaltare tutto in pochi minuti”. Per ora, però, la situazione rimane sotto controllo: l’euro si muove in un range stretto contro il dollaro e mostra qualche segnale di ripresa contro lo yen.

Gli investitori restano quindi in attesa di nuovi spunti dai dati economici e dalle mosse delle autorità monetarie. Solo nelle prossime settimane, dicono gli esperti, capiremo se l’euro riuscirà a rafforzarsi o se prevarranno ancora le pressioni al ribasso legate al quadro globale.