Milano, 20 novembre 2025 – Si è chiusa ieri la XVIII edizione del Forum HR “People & Culture”, tre giorni intensi dal 18 al 20 novembre negli spazi della IULM di Milano. Circa 3.000 partecipanti, 400 relatori e decine di aziende partner si sono dati appuntamento per discutere di lavoro e persone. Un’edizione che, come sottolineato dagli organizzatori, ha segnato un cambio di passo: si è passati dai dati alle persone, dalla tecnologia alla cura concreta di chi lavora nelle aziende. Un tema, quello del benessere organizzativo, che oggi spinge sempre più le imprese a ripensare i loro modelli di gestione.
Dal digitale alla cura vera: il nuovo volto delle risorse umane
Nel corso della seconda giornata, il Forum ha messo sotto i riflettori la cura dei collaboratori. Non si è parlato solo di numeri o algoritmi, ma di attenzione ai bisogni reali di team sempre più diversi per età, provenienza e cultura. “Oggi il vero welfare non è solo aggiungere benefit, ma creare condizioni di ascolto, stabilità ed equità”, ha spiegato Romina Chirichilli, direttore People & Sustainability di Open Fiber, durante il talk show d’apertura. Il messaggio è stato ripreso anche da Sara Lupi (Beiersdorf), Anna Maria Mazzini (Pluxee Italia) e Selene Santacaterina (Amadori), che hanno raccontato storie concrete di People Management basato su sostenibilità e inclusione.
Engagement consapevole: le nuove sfide nel rapporto tra persone e lavoro
Tra i momenti più seguiti c’è stato il keynote “Le nuove regole dell’engagement: otto profili per capire il nuovo rapporto tra persone e lavoro”, a cura di Pluxee Italia. Tommaso Palermo e Anna Maria Mazzini hanno spiegato come il concetto di engagement consapevole stia cambiando il modo in cui lavoratori e aziende si rapportano. “Vivere il lavoro come parte di un’equazione più ampia che comprende vita personale e interessi collettivi: questa è la sfida”, ha detto Mazzini a margine dell’evento. Per lei, oggi serve una relazione basata su fiducia e partecipazione, non solo sul raggiungimento di obiettivi produttivi.
Diversity, equity & inclusion: tra grandi temi e ostacoli concreti
Non sono mancati i riferimenti alle difficoltà che le aziende incontrano nel promuovere diversity, equity & inclusion. L’International Hub, novità di quest’anno negli IULM Studios, ha ospitato direttori HR di aziende internazionali come Salesforce, Babbel for Business e BNP Paribas. Il confronto ha messo in luce come la gestione dei talenti e l’impatto delle nuove tecnologie richiedano soluzioni sempre più su misura. “Le sfide sono globali, ma le risposte devono essere locali e credibili”, ha ammesso un manager tedesco intervenuto nel pomeriggio.
Benessere psicologico e benefit digitali: cosa chiedono i dipendenti
Un tema che ha fatto spesso capolino è stato il sostegno psicologico ai dipendenti. I dati di Jointly e Unobravo mostrano una crescita nella domanda di servizi digitali per la salute mentale e il benessere quotidiano. “Non basta offrire una palestra o i buoni pasto: serve un ascolto vero”, ha confidato una responsabile HR durante una sessione parallela. Le aziende, in particolare quelle grandi, sono chiamate a fare da traino, così da spingere anche le PMI a adottare modelli più sostenibili.
Partner in campo e contenuti accessibili a tutti
L’evento ha potuto contare sul contributo di numerosi partner: Indeed e Pluxee Italia come Main Partner; Adnkronos come Main Media Partner; e una lunga lista di aziende tra cui Adequat, Altroconsumo, Babbel for Business, Cornerstone OnDemand, Salesforce e BNP Paribas. Tutti i contenuti delle sessioni principali – dalla Main Session alla Sala Phygital, fino all’International Hub – saranno disponibili nei prossimi giorni su www.comunicazioneitaliana.tv, come annunciato dagli organizzatori.
Welfare aziendale, tra ascolto e responsabilità condivisa
A chiudere il Forum, un messaggio chiaro: il welfare aziendale non si misura solo con i benefit, ma nella capacità delle imprese di creare benessere reale per chi lavora. Una responsabilità che riguarda sia i grandi gruppi sia le piccole realtà. Solo così – hanno ribadito molti relatori – si potrà affrontare il mercato del lavoro in continua evoluzione, mettendo finalmente la persona al centro.
