New York, 20 novembre 2025 – Il mercato del lavoro negli Stati Uniti ha sorpreso tutti. Secondo il rapporto sull’occupazione non agricola diffuso oggi dal Bureau of Labor Statistics, a settembre sono stati creati 119.000 nuovi posti di lavoro. Un numero che raddoppia le previsioni fatte fino a pochi giorni fa. Il dato, atteso da tempo e rimandato a causa dello shutdown federale, racconta una ripresa più solida del previsto in settori chiave dell’economia americana.
Sanità, ristorazione e assistenza sociale spingono la crescita
La maggior parte dei nuovi posti è arrivata da sanità, ristorazione e assistenza sociale. Il Bureau segnala una domanda costante di personale in queste aree per tutto settembre, con ospedali, cliniche e catene di ristoranti impegnati ad assumere. “Abbiamo notato un aumento delle richieste sia per infermieri sia per chi lavora in sala”, ha detto un portavoce della National Restaurant Association.
Non tutti i settori, però, hanno avuto lo stesso andamento. I comparti dei trasporti, dell’immagazzinamento e il governo federale hanno perso personale. Dietro a questo calo ci sarebbero il rallentamento degli scambi commerciali e i dubbi sui finanziamenti pubblici, che hanno spinto molte aziende a frenare le assunzioni.
Il tasso di disoccupazione si alza leggermente
Un dato che ha attirato l’attenzione è il tasso di disoccupazione, salito dal 4,3% al 4,4%. Un aumento piccolo, ma che rompe la serie di cali registrata negli ultimi mesi. “È una variazione normale in un momento di aggiustamento del mercato”, ha spiegato Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics. Il lieve rialzo riflette sia l’ingresso di nuovi lavoratori sia le difficoltà di alcuni settori a mantenere i livelli occupazionali.
Il rapporto di oggi era molto atteso dagli operatori finanziari: è infatti l’ultimo dato ufficiale sul lavoro prima del prossimo incontro della Federal Reserve, fissato per il 9 e 10 dicembre.
Federal Reserve sotto la lente, mercati in attesa
La crescita superiore alle aspettative potrebbe cambiare i piani della Fed sui tassi d’interesse. Fino a poco tempo fa, molti puntavano su un possibile taglio entro fine anno, ma la forza del mercato del lavoro potrebbe far propendere la banca centrale per la prudenza. “Questi numeri indicano che non c’è fretta di agire”, ha detto ieri un funzionario della Fed, che ha voluto restare anonimo.
A Wall Street, la reazione non si è fatta attendere: nell’ora iniziale di scambi, l’indice S&P 500 è rimasto incerto, mentre il dollaro si è rafforzato leggermente contro euro e yen. Gli investitori guardano già ai prossimi dati, attesi solo a dicembre.
Dati di ottobre in ritardo: attesa fino a dicembre
A causa dello shutdown, il Bureau ha annunciato che i dati sull’occupazione di ottobre saranno pubblicati insieme a quelli di novembre, in un unico rapporto previsto per il mese prossimo. Una situazione che lascia analisti e operatori senza aggiornamenti freschi proprio nel momento in cui si attendono decisioni importanti dalla Federal Reserve.
“È una situazione fuori dal comune”, ha ammesso ieri Janet Yellen, segretaria al Tesoro. “La trasparenza sui dati è fondamentale per tutti gli attori dell’economia”. Nel frattempo, le aziende americane si muovono tra segnali contrastanti: da una parte la domanda forte in certi settori, dall’altra le incertezze legate alla politica monetaria e ai finanziamenti pubblici.
Il prossimo mese sarà decisivo per capire se la ripresa dell’occupazione potrà consolidarsi o se prevarranno i timori per un rallentamento più ampio dell’economia statunitense.
