Oro in discesa: il prezzo spot scivola a 4.067 dollari

Oro in discesa: il prezzo spot scivola a 4.067 dollari

Oro in discesa: il prezzo spot scivola a 4.067 dollari

Giada Liguori

Novembre 20, 2025

Milano, 20 novembre 2025 – Il prezzo dell’oro ha segnato un lieve calo questa mattina sui principali mercati delle materie prime. Nelle prime ore di contrattazione, il metallo prezioso ha perso terreno sia nella versione spot che nei contratti a termine. Secondo i dati delle 9.30 ora italiana, il Gold spot – l’oro con consegna immediata – scambia a 4.067,62 dollari l’oncia, in ribasso dello 0,25% rispetto alla chiusura di ieri. Anche il future con scadenza dicembre sul Comex di New York ha perso terreno, attestandosi a 4.064,50 dollari l’oncia, con un calo dello 0,45%. Dietro questo movimento, gli operatori vedono le incertezze degli investitori dopo gli ultimi dati macroeconomici dagli Stati Uniti.

Oro in calo: i numeri della mattinata e il clima sui mercati

La giornata si è aperta con un clima di prudenza tra gli operatori delle principali piazze finanziarie. A Piazza Affari, così come a Londra e Francoforte, l’attenzione resta alta sui movimenti dei prezzi delle materie prime. “Il calo dell’oro è legato soprattutto alle attese sui tassi della Federal Reserve”, spiega un analista di una banca d’investimento europea, contattato stamattina alle 8.45. La flessione di oggi non sorprende: il metallo giallo aveva già mostrato segni di debolezza nelle ultime sedute, spinto dalla ripresa del dollaro e dai dati sull’inflazione americana pubblicati ieri sera.

Sul mercato spot, la quotazione di 4.067,62 dollari l’oncia resta su un livello intermedio rispetto ai massimi di inizio mese. Il future Comex di dicembre, a 4.064,50 dollari, mostra invece un atteggiamento più prudente da parte degli investitori istituzionali. “Si aspetta di vedere cosa faranno le banche centrali nei prossimi giorni”, confida un trader milanese poco dopo l’apertura europea.

Tassi Usa e forza del dollaro: cosa pesa sull’oro

A condizionare il prezzo dell’oro sono soprattutto le mosse attese della politica monetaria americana. I dati sull’inflazione, meno in calo del previsto, spingono gli operatori a credere che la Federal Reserve manterrà un approccio cauto nel taglio dei tassi. Questo scenario rafforza il dollaro, che rende meno convenienti le materie prime quotate nella valuta americana.

“Finché il dollaro resta forte e i rendimenti dei Treasury sono alti, l’oro fa fatica a ripartire”, ammette un gestore di fondi londinese durante una call con i clienti. Nelle ultime settimane, il metallo prezioso aveva beneficiato solo in parte delle tensioni in Medio Oriente e delle incertezze sui mercati azionari globali.

Prospettive incerte, gli investitori restano cauti

Gli esperti mantengono un atteggiamento prudente sulle prospettive a breve dell’oro. Un report di Goldman Sachs, diffuso ieri sera, prevede che il prezzo possa oscillare ancora tra i 4.000 e i 4.100 dollari l’oncia nelle prossime settimane, in attesa di segnali più chiari dalla Federal Reserve e dai dati economici Usa. “Il mercato è in una fase di consolidamento”, si legge nella nota inviata agli investitori.

Nonostante il calo di oggi, l’oro resta un punto fermo nei portafogli difensivi. “È sempre un bene rifugio in caso di shock improvvisi”, ricorda un consulente finanziario milanese incontrato davanti alla Borsa poco dopo le 10. “Ma ora gli investitori vogliono capire quale strada prenderanno i tassi americani”.

Oro e risparmiatori italiani: calma piatta in attesa di novità

Per i piccoli risparmiatori italiani che seguono l’andamento dell’oro, la giornata non ha portato scossoni. Nei negozi specializzati di Milano e Roma, tra le 10 e le 11, non si sono registrati cambiamenti significativi nei prezzi al dettaglio dei lingotti da investimento, secondo quanto raccolto da alanews.it.

Gli operatori restano in attesa. “Molti clienti chiedono informazioni, ma preferiscono aspettare prima di comprare”, spiega il titolare di una gioielleria storica in via Torino. Solo quando arriveranno segnali più netti dalla Fed, il mercato potrebbe riprendere a muoversi con decisione.

Per ora, il prezzo dell’oro si muove intorno ai 4.060-4.070 dollari l’oncia, in attesa che le prossime settimane diano più chiarezza sulle mosse delle banche centrali e sulle tensioni geopolitiche ancora aperte.