Rinegoziazione dei mutui: una nuova opportunità per gli Enti locali

Rinegoziazione dei mutui: una nuova opportunità per gli Enti locali

Rinegoziazione dei mutui: una nuova opportunità per gli Enti locali

Giada Liguori

Novembre 20, 2025

Roma, 20 novembre 2025 – Ieri il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, guidato da Giovanni Gorno Tempini e su proposta dell’amministratore delegato Dario Scannapieco, ha dato il via libera a un nuovo piano per la rinegoziazione dei mutui di Comuni, Province e Città Metropolitane. L’iniziativa, che prenderà il via nel 2026, vuole offrire agli enti locali la possibilità di rivedere i propri debiti, cambiando le modalità di rimborso e liberando così risorse da investire sul territorio.

Mutui più leggeri per gli enti locali

In una nota diffusa nel tardo pomeriggio, Cdp ha spiegato che il piano permetterà agli enti di “rivedere le condizioni dei mutui in corso” per dare nuovo slancio agli investimenti locali. Dietro questa mossa c’è la consapevolezza delle difficoltà finanziarie che molte amministrazioni devono affrontare, tra vincoli di bilancio e l’urgenza di interventi infrastrutturali. “Vogliamo rafforzare il legame con i territori”, ha detto Scannapieco durante la riunione del consiglio. Solo più avanti si potrà capire davvero quanto questo intervento inciderà sulle casse degli enti.

1,7 miliardi per imprese e cooperazione internazionale

Sempre ieri, il cda ha approvato una serie di iniziative per un totale di circa 1,7 miliardi di euro, destinati soprattutto a piccole e medie imprese e al potenziamento della cooperazione internazionale. Gran parte delle risorse passerà attraverso il sistema bancario per sostenere progetti legati all’housing e alla riduzione delle emissioni di CO2, in particolare nelle grandi città. “L’idea è facilitare l’accesso al credito per le imprese più piccole”, ha spiegato una fonte interna, “in modo da favorire la mobilità sostenibile e la transizione ecologica”.

Puntare sull’housing sociale e sulla mobilità green

Il piano prevede anche interventi specifici per supportare l’housing sociale, lavorando in sinergia con il sistema bancario nazionale che si occuperà di distribuire i fondi. Contemporaneamente, Cdp vuole dare una spinta alle imprese che operano nella mobilità sostenibile, soprattutto quelle attive nei grandi centri urbani. “È un passo importante per accompagnare la trasformazione delle città italiane”, ha commentato un dirigente del gruppo.

Sguardo ai mercati emergenti e al Piano Mattei

Sul fronte internazionale, il cda di Cdp ha confermato l’impegno verso le economie emergenti, con un occhio di riguardo per le imprese italiane che guardano ai mercati esteri. Nell’ambito del Piano Mattei promosso dal governo, il consiglio ha deciso di stanziare nuove risorse per sostenere il settore privato nel Nord Africa. L’obiettivo è rafforzare la presenza italiana in una zona strategica sia dal punto di vista economico che geopolitico. “Il nostro compito è accompagnare le aziende nel loro percorso di internazionalizzazione”, ha spiegato Gorno Tempini, sottolineando come la cooperazione internazionale sia una delle priorità dell’istituto.

Cdp, motore per lo sviluppo locale e nazionale

Queste misure – dalla rinegoziazione dei mutui agli investimenti per imprese e cooperazione – fanno parte di una strategia più ampia che vuole consolidare il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti come volano per lo sviluppo locale e nazionale. Secondo le prime stime, la rimodulazione dei debiti potrebbe liberare risorse importanti già nei prossimi due anni. Restano da definire nei prossimi mesi gli enti che potranno accedere al piano e le modalità di attuazione. Nel frattempo, le associazioni degli enti locali hanno accolto con favore la decisione del cda. “Un segnale atteso da tempo”, ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, “che potrà dare ossigeno ai bilanci comunali e rilanciare gli investimenti sul territorio”.