Genova, 20 novembre 2025 – Un gruppo di ricercatori italiani ha scoperto nella Grotta della Bàsura di Toirano, in provincia di Savona, il più antico caso mai documentato al mondo di convivenza e interazione diretta tra esseri umani e cane domestico. La scoperta, pubblicata sulla rivista Quaternary Science Reviews dal team della Sapienza Università di Roma guidato da Marco Romano, risale a circa 14.400 anni fa e getta nuova luce sulle origini del rapporto tra uomo e cane.
Impronte fossili nella Grotta della Bàsura: una scoperta che cambia tutto
Le tracce sono venute fuori durante una serie di rilievi nella Grotta della Bàsura, un sistema di grotte noto agli speleologi e agli archeologi per le sue testimonianze del Paleolitico. Gli studiosi hanno individuato 25 impronte fossili di canide sparse lungo i corridoi più profondi della grotta. Vicino a queste, sono state trovate anche orme umane, appartenenti a uomini, donne e bambini. Marco Romano, professore di Paleontologia alla Sapienza, spiega: “Le impronte umane e canine si sovrappongono, segno che uomini e cane si muovevano insieme nello stesso momento”.
Tecniche moderne per capire chi ha lasciato le orme
Per capire a chi appartenessero le tracce, il gruppo ha usato la fotogrammetria digitale e la morfometria avanzata. Le orme sono state messe a confronto con quasi mille tracce di cani domestici e lupi moderni raccolte in condizioni controllate. Così hanno potuto confermare che tutte le impronte appartenevano a un solo animale: “Un cane adulto, sui 40 chili e alto quasi 70 centimetri al garrese”, racconta Romano. L’animale seguiva da vicino il gruppo umano, partecipando all’esplorazione degli angoli più nascosti della grotta.
Un momento fermato nel tempo
Le impronte raccontano una scena chiara: in alcuni punti il cane cammina sulle orme umane, in altri sono gli uomini a calpestare le sue. Questo continuo scambio, visto in vari punti della grotta, è – secondo gli autori dello studio – una prova concreta della convivenza e collaborazione tra uomo e cane già nel Paleolitico superiore. “Per la prima volta possiamo vedere non solo la presenza del cane accanto agli uomini, ma un momento preciso della loro interazione”, sottolinea Romano.
Il primato mondiale della Grotta della Bàsura
Fino a oggi, la testimonianza più antica di cani in presenza umana era quella della sepoltura di Bonn-Oberkassel, in Germania, datata a circa 14.200 anni fa. La scoperta ligure anticipa questa data e offre una nuova prospettiva: non solo la presenza del cane, ma la prova diretta di un’azione condivisa. “La Grotta della Bàsura è la prima al mondo a mostrare un’interazione diretta tra uomini e cane domestico durante un’attività comune”, aggiunge Romano.
Nuove piste per capire l’addomesticamento
Questo ritrovamento apre nuovi scenari sul processo di addomesticamento del cane. Secondo gli studiosi, la collaborazione tra uomo e animale potrebbe essere nata proprio in momenti come l’esplorazione di grotte o la ricerca di risorse. “Queste tracce ci raccontano di un legame che nasce da una relazione pratica, fatta di bisogni condivisi”, commenta uno dei ricercatori.
La Grotta della Bàsura, crocevia della preistoria europea
Vicino al borgo di Toirano, la Grotta della Bàsura è già famosa per le sue pitture rupestri e le sue testimonianze paleolitiche. Ora si aggiunge un nuovo capitolo: la prova diretta del più antico rapporto tra uomo e cane mai visto finora. Un dettaglio che, come ricorda Romano, “ci restituisce un’immagine vivida della vita quotidiana dei nostri antenati”.
La ricerca continuerà nei prossimi mesi con altre analisi sulle impronte e sui reperti trovati, nella speranza di capire meglio come funzionava questa antica convivenza.
