Bankitalia avverte: i mercati a rischio di brusche correzioni

Bankitalia avverte: i mercati a rischio di brusche correzioni

Bankitalia avverte: i mercati a rischio di brusche correzioni

Matteo Rigamonti

Novembre 21, 2025

Milano, 21 novembre 2025 – Dalla scorsa primavera, i prezzi delle attività finanziarie più rischiose sono saliti parecchio, mentre la volatilità sui mercati internazionali è rimasta sorprendentemente bassa. A dirlo è il nuovo Rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato oggi da Bankitalia, che lancia un campanello d’allarme su possibili scossoni improvvisi, soprattutto se le valutazioni dovessero allontanarsi troppo dai dati economici reali.

Mercati in crescita, ma attenzione alla calma apparente

Il rapporto diffuso stamattina da Bankitalia mostra come tra aprile e novembre 2025 i prezzi di azioni e obbligazioni ad alto rendimento abbiano fatto un bel balzo in avanti. Nel frattempo, la volatilità – misurata con indicatori come il VIX negli Stati Uniti e l’Euro Stoxx 50 in Europa – è scesa ai livelli più bassi da mesi. Un dato che stride un po’ con il clima di incertezza geopolitica e le tensioni ancora vive in diversi angoli del mondo.

Il rischio di correzioni improvvise è salito”, si legge nel rapporto. Un avvertimento che arriva in un momento in cui molti investitori sembrano aver sottovalutato i rischi, attratti dai rendimenti più alti offerti da asset più esposti alle oscillazioni di mercato. “Soprattutto se i prezzi si allontanassero troppo dai fondamentali economici”, aggiunge Bankitalia, lasciando intendere che una brusca inversione di tendenza non è da escludere.

Italia solida, ma il rischio viene dall’estero

Nel capitolo dedicato all’Italia, Bankitalia sottolinea che i rischi interni per la stabilità finanziaria restano “contenuti”. Il sistema bancario italiano si presenta infatti robusto, con indicatori patrimoniali stabili e una qualità del credito migliorata rispetto agli anni passati. Tuttavia, l’instabilità globale pesa ancora.

Non sono da sottovalutare i rischi legati all’instabilità internazionale”, avverte il rapporto. Le tensioni geopolitiche – dal Medio Oriente all’Est Europa – insieme ai dubbi sulle mosse delle principali banche centrali, continuano a rappresentare una minaccia per i mercati. Un funzionario di Bankitalia, contattato da alanews.it, ha spiegato: “Seguiamo con attenzione l’esposizione delle nostre banche nelle aree più a rischio. Al momento non emergono segnali preoccupanti, ma la prudenza resta fondamentale”.

Gli operatori restano cauti, ma il mercato tira

Nei centri operativi di Milano, il rapporto è stato accolto con interesse ma senza grandi sorprese. “Non ci aspettavamo altro”, ha detto un gestore di portafoglio di una primaria SGR lombarda. “Il mercato ha già messo in conto una certa dose di rischio geopolitico, ma finché la liquidità non manca e le banche centrali non cambiano rotta bruscamente, la voglia di rischiare resta alta”.

Eppure, tra gli addetti ai lavori cresce una prudenza crescente. In molti ricordano il 2022 e il 2023, quando improvvisi cambiamenti sulle aspettative dei tassi d’interesse hanno fatto tremare i mercati. “Solo allora abbiamo capito quanto fosse fragile l’equilibrio”, ricorda un analista finanziario milanese.

Valutazioni fuori misura, il rischio di una correzione

Il nodo resta la distanza tra i prezzi attuali e i fondamentali economici. Se questo divario dovesse allargarsi ancora, avverte Bankitalia, il rischio di una correzione diventerebbe più concreto. Gli investitori sono invitati a fare attenzione e a evitare mosse troppo azzardate.

In sintesi, il messaggio che arriva da via Nazionale è chiaro: i mercati finanziari internazionali richiedono un occhio sempre vigile. L’Italia può contare su una stabilità interna relativa, ma resta esposta agli shock che potrebbero arrivare dall’esterno. Un equilibrio fragile, che nei prossimi mesi sarà messo alla prova dagli sviluppi globali.