Crollo dei future sul gas: prezzi scendono a 30,2 euro al Megawattora

Crollo dei future sul gas: prezzi scendono a 30,2 euro al Megawattora

Crollo dei future sul gas: prezzi scendono a 30,2 euro al Megawattora

Matteo Rigamonti

Novembre 21, 2025

Milano, 21 novembre 2025 – Nuova frenata per il prezzo del gas naturale sul mercato di Amsterdam, il punto di riferimento per le quotazioni energetiche in Europa. Oggi, poco dopo le 17, il future sul metano con consegna a dicembre ha chiuso in calo del 3,08%, a 30,2 euro al Megawattora. Un segnale che conferma la tendenza al ribasso delle ultime settimane, spinta da un clima più mite e da una domanda più bassa del previsto.

Perché il gas continua a calare

Gli esperti guardano soprattutto all’autunno più caldo del solito in gran parte dell’Europa centrale e occidentale. “Con temperature sopra la media, si consuma meno per il riscaldamento”, racconta un trader milanese contattato a mercato chiuso. Intanto, i depositi di gas nei principali hub europei restano pieni: secondo Gas Infrastructure Europe, le scorte superano ancora il 95% della capacità totale.

A questo si aggiunge una maggiore disponibilità di gas naturale liquefatto (GNL), arrivato nei porti europei da Stati Uniti e Qatar nelle ultime settimane. “I flussi sono regolari, senza interruzioni di rilievo”, spiega una fonte vicina a Snam, la società che gestisce la rete italiana. Il risultato è una buona offerta che tiene i prezzi sotto controllo.

Cosa cambia per famiglie e imprese

Il calo del future sul metano arriva, con qualche settimana di ritardo, anche sulle bollette di cittadini e aziende. Secondo Nomisma Energia, se questa tendenza dovesse continuare fino a dicembre, potremmo vedere sconti tra il 5% e il 7% sulle tariffe regolamentate già nel primo trimestre del 2026. “È ancora presto per dirlo con certezza”, ammette Davide Tabarelli, presidente dell’istituto bolognese, “ma il segnale è incoraggiante”.

Le industrie che consumano molta energia – acciaierie, cartiere, ceramiche – seguono con attenzione l’andamento dei prezzi. “Ogni euro in meno al Megawattora significa margini migliori”, confida un dirigente di Confindustria Ceramica. Ma il settore resta prudente: la volatilità degli ultimi anni ha insegnato a non farsi illusioni troppo in fretta.

Il quadro internazionale e le incognite

A livello internazionale, il mercato del gas europeo continua a risentire delle tensioni tra Russia e Ucraina. Tuttavia, per ora non si registrano nuovi tagli alle forniture via pipeline. “La situazione resta fragile”, ammette un funzionario del Ministero dell’Ambiente tedesco durante un incontro a Berlino. In questo scenario, l’Europa punta sempre di più su fonti alternative e su una rete energetica più integrata.

Gli operatori guardano già a cosa potrà succedere nei prossimi mesi. Se l’inverno sarà rigido, i prezzi potrebbero risalire velocemente. “Basta una settimana di freddo intenso per cambiare tutto”, ricorda un analista di Ref-E. Per ora però si naviga a vista: i contratti future per gennaio restano sotto i 35 euro al Megawattora.

Come reagiscono mercati e consumatori

Sui mercati finanziari, la notizia del calo è passata senza grandi scossoni. Le principali utility europee – Enel, Eni, Engie – hanno chiuso la giornata con variazioni limitate. “Il mercato aveva già messo in conto un ribasso dei prezzi”, dice un gestore di portafoglio milanese.

Anche tra i consumatori c’è prudenza. “Speriamo che questa volta il risparmio si veda davvero in bolletta”, commenta una cliente all’uscita da uno sportello Hera a Bologna. Un auspicio condiviso da molti, soprattutto dopo due anni difficili tra rincari e incertezze.

Il futuro del prezzo del gas

In breve, il prezzo del gas ad Amsterdam continua a scendere, dando un po’ di respiro a famiglie e imprese in tutta Europa. Ma resta il dubbio sull’inverno che verrà: solo nei prossimi giorni si potrà capire se il trend al ribasso si consoliderà o se basterà un’ondata di freddo a far tornare i prezzi su. Intanto, tutti gli occhi restano puntati sulle previsioni meteo e sui dati delle scorte: saranno loro a decidere le sorti del mercato nelle settimane a venire.