Euro in stallo: scambiato a 1,1540 dollari

Euro in stallo: scambiato a 1,1540 dollari

Euro in stallo: scambiato a 1,1540 dollari

Giada Liguori

Novembre 21, 2025

Milano, 21 novembre 2025 – L’euro ha esordito oggi sui mercati valutari con un andamento piuttosto tranquillo, mostrando solo piccoli movimenti rispetto alle valute principali. Alle 9.30, la moneta unica europea veniva scambiata a 1,1540 dollari, con un modesto rialzo dello 0,11% rispetto alla chiusura di ieri. Contro lo yen giapponese, invece, ha perso un po’ terreno, segnando un calo dello 0,08% e attestandosi a 181,4100 yen. Gli operatori parlano di una fase di attesa e cautela sui mercati internazionali.

Euro stabile tra dollaro e yen: mercati in stand-by

La giornata è iniziata senza grandi scossoni. I trader delle principali piazze finanziarie europee — da Francoforte a Parigi, fino a Milano — hanno seguito con attenzione i primi movimenti della valuta comune. “Non sono arrivati segnali forti né dall’Eurotower né dalla Federal Reserve nelle ultime ore”, spiega un analista di una banca d’investimento milanese. Quello che si è visto è stato più che altro qualche aggiustamento tecnico, legato soprattutto a prese di beneficio dopo i dati economici usciti ieri negli Stati Uniti.

Cautela in campo: inflazione e attese per le banche centrali

Dietro questa stabilità dell’euro c’è un equilibrio delicato tra le aspettative degli investitori e i dubbi sull’andamento dell’inflazione in Europa e negli Usa. La settimana scorsa, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, aveva sottolineato l’importanza di “tenere d’occhio i dati sui prezzi al consumo”, senza però anticipare mosse sui tassi di interesse. Dall’altra parte dell’Atlantico, la Federal Reserve ha fatto capire che per ora non cambierà la sua politica monetaria. “Il mercato aspetta segnali più chiari”, racconta un trader della City di Londra.

Mercati prudenti: nessuna grande mossa all’orizzonte

Nei centri di negoziazione si respira prudenza. “Non ci aspettiamo grandi scossoni almeno fino ai prossimi dati economici”, ammette un operatore di Piazza Affari. Tutti gli occhi sono puntati sui numeri sulla crescita tedesca e sulle nuove previsioni dell’OCSE, attese per il pomeriggio. Nel frattempo, l’euro si muove in un range piuttosto stretto, sia contro il dollaro sia contro lo yen, con volumi di scambio più bassi rispetto alle ultime settimane.

Influenze esterne: geopolitica e dati sotto la lente

A pesare sull’andamento delle valute ci sono anche le tensioni geopolitiche. Le controversie commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano a condizionare le scelte degli investitori, così come le notizie che arrivano dal Medio Oriente. “In questo momento, ogni novità può cambiare gli equilibri”, sottolinea un economista romano esperto di mercati valutari. Solo quando si chiariranno questi scenari, spiegano gli esperti, si potrà parlare di movimenti più decisi sulle valute principali.

Cosa aspettarsi: banche centrali sotto i riflettori

Guardando avanti, gli analisti non prevedono grandi cambiamenti per l’euro nel breve periodo. Le decisioni delle banche centrali rimangono la chiave per capire dove andranno i mercati valutari. “Finché non arrivano segnali concreti su tassi o inflazione, la moneta unica dovrebbe restare su questi livelli”, spiega un consulente finanziario contattato da alanews.it. Ma, come spesso succede, basta poco per ribaltare la situazione: una dichiarazione inaspettata o dati fuori previsione possono scatenare movimenti improvvisi.

In sintesi, la giornata si è aperta con un euro stabile, mentre gli investitori preferiscono aspettare prima di muoversi. Un equilibrio fragile, che potrebbe saltare già nei prossimi giorni con le novità in arrivo sul fronte economico e geopolitico.