Giordana riporta in sala I cento passi a 25 anni dal suo debutto

Giordana riporta in sala I cento passi a 25 anni dal suo debutto

Giordana riporta in sala I cento passi a 25 anni dal suo debutto

Giada Liguori

Novembre 21, 2025

Roma, 21 novembre 2025 – Dal primo dicembre torna nelle sale italiane in versione restaurata in 4K il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. A venticinque anni dalla prima uscita, la pellicola che racconta la storia di Peppino Impastato – interpretato da Luigi Lo Cascio – sarà distribuita da Minerva Pictures e Filmclub Distribuzione. Un’occasione per riportare alla luce una pagina importante di memoria civile e riaccendere il dibattito sulla lotta alla mafia, soprattutto tra i giovani e gli studenti.

“I cento passi”: un film che parla ancora ai giovani

Il restauro di “I cento passi” è stato presentato poche settimane fa alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Storia del Cinema, con il regista e parte del cast presenti in sala. Questa nuova versione mette in risalto la fotografia originale, riportando vigore alle immagini e ai suoni che hanno segnato un’intera generazione. “Rivedere oggi questo film vuol dire riscoprire quanto sia attuale e urgente la storia di Peppino”, ha spiegato Giordana durante l’incontro. La sua ribellione contro il potere mafioso resta un messaggio forte, soprattutto per chi si avvicina ora alla vita adulta.

Peppino Impastato, il coraggio di un giovane siciliano

Al centro della storia c’è Peppino Impastato, attivista nato a Cinisi nel 1948. Cresciuto in una famiglia legata alla mafia – il padre Luigi aveva legami con il boss locale – Peppino decide di rompere con il passato e denuncia apertamente il potere criminale. La sua battaglia contro Tano Badalamenti, che abitava a pochi passi dalla sua casa, gli costerà la vita: nel maggio del 1978, a soli trent’anni, Peppino viene ucciso mentre portava avanti la sua lotta con Radio Aut e iniziative culturali.

Un cast di spessore e premi importanti

Accanto a Luigi Lo Cascio, che con questo ruolo si è imposto come uno dei volti più noti del cinema italiano, il film vede anche Luigi Maria Burruano (il padre di Peppino), Paolo Briguglia, Tony Sperandeo, Lucia Sardo e Claudio Gioè. “Abbiamo sentito il peso di raccontare una storia così importante”, ha detto Lo Cascio in un’intervista recente, “ma anche la forza di un messaggio che non si può dimenticare”. Alla sua uscita nel 2000, “I cento passi” ha raccolto molti premi: il Leone d’Argento per la Migliore Sceneggiatura alla Mostra di Venezia, cinque David di Donatello, due Globi d’Oro e un Nastro d’Argento.

Proiezioni nelle scuole per tenere viva la memoria

Per tutta la stagione 2025-2026 sono previste proiezioni scolastiche in diverse città italiane. L’obiettivo, spiegano i distributori, è dimostrare quanto il film sia ancora oggi un simbolo di denuncia della mafia e uno strumento per diffondere l’importanza della cultura, della lettura e del pensiero libero come armi contro la criminalità. Molte scuole hanno già chiesto di organizzare incontri con il cast e dibattiti dopo la visione.

Un patrimonio da tramandare

Dopo venticinque anni, “I cento passi” resta un punto di riferimento per chi vuole capire la storia recente della Sicilia e dell’Italia. Il restauro in 4K, curato da Minerva Pictures, avvicina oggi nuove generazioni a una vicenda che continua a interrogare il Paese. “Non è solo un film sulla mafia”, ha ricordato Giordana, “ma sulla libertà di pensiero e sulla difficoltà di chi sceglie di non girarsi dall’altra parte”. Proprio per questo, ogni proiezione è un momento per riflettere sul vero significato di opporsi al potere criminale.