Insulina rivoluzionaria: la nuova pomata hi-tech che cambia le regole del gioco

Insulina rivoluzionaria: la nuova pomata hi-tech che cambia le regole del gioco

Insulina rivoluzionaria: la nuova pomata hi-tech che cambia le regole del gioco

Giada Liguori

Novembre 21, 2025

Pechino, 21 novembre 2025 – Una pomata hi-tech potrebbe cambiare per sempre il modo di curare il diabete. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature, dove un gruppo di ricercatori della Zhejiang University e dell’Imperial College di Londra ha messo a punto una crema capace di far passare l’insulina attraverso la pelle, senza bisogno delle solite iniezioni. I primi test su animali, resi noti ieri, aprono nuove strade per milioni di malati in tutto il mondo.

La pelle non è più un ostacolo: l’insulina entra senza aghi

La somministrazione di farmaci attraverso la pelle non è una novità: cerotti e creme sono già usati per sostanze come la nicotina o antidolorifici. Ma l’insulina è un’altra cosa. Per la sua struttura complessa e le dimensioni maggiori, finora non era mai riuscita a passare senza metodi invasivi. “La pelle è come un filtro molto severo”, spiega Rongjun Chen, docente all’Imperial College e coautore dello studio. “Per far arrivare l’insulina, si usavano microaghi o sostanze chimiche che però potevano irritare o danneggiare la pelle”.

La pomata che cambia tutto: come funziona il gel hi-tech

Il team guidato da Jiajia Xiang, Ruhong Zhou e Youqing Shen della Zhejiang University ha creato un materiale nuovo, che si adatta al pH variabile della pelle e riesce a trasportare molecole anche molto grandi. Il gel, trasparente e leggero, si spalma direttamente sulla pelle. In pochi minuti, secondo i ricercatori, il materiale si “apre” e lascia passare l’insulina attraverso gli strati dell’epidermide, fino al flusso sanguigno.

“Abbiamo giocato sulle diverse acidità della pelle”, racconta Xiang. “Così l’insulina passa senza rovinare i tessuti”. Il risultato è una somministrazione non invasiva, che potrebbe davvero cambiare la vita di chi convive col diabete.

Test sugli animali: primi segnali positivi

Le prove sono state fatte su topi e maialini nani diabetici, scelti perché il loro metabolismo è simile a quello umano. Dopo aver applicato la pomata con insulina, i livelli di zucchero nel sangue sono tornati normali in 1-2 ore, un tempo vicino a quello delle iniezioni tradizionali. L’effetto è durato fino a 12 ore, senza grandi sbalzi.

Nessuna irritazione della pelle, né problemi a fegato o reni. “Non abbiamo visto effetti collaterali importanti”, conferma Chen. Gli animali sono stati seguiti per giorni, con controlli su sangue e condizioni generali. “I risultati sono stati davvero solidi”, aggiunge Shen.

Prossimi passi: si guarda ai test sull’uomo

Per ora si parla di dati preclinici, ma la comunità scientifica segue con attenzione. “Se questi risultati saranno confermati sull’uomo, sarà una svolta”, dice Giovanni Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia. In Italia sono circa 4 milioni le persone con diabete, molte costrette a più iniezioni al giorno.

La pomata potrebbe servire anche per altri farmaci: “La tecnologia è adattabile”, spiega Xiang. Gli scienziati puntano a iniziare i test clinici su volontari il prossimo anno a Hangzhou.

Dubbi e precauzioni: la strada è ancora lunga

Non mancano però le cautele. “I dati sugli animali sono promettenti, ma passare all’uomo è sempre una sfida”, avverte Sesti. La pelle umana è diversa e potrebbe influire sull’efficacia. Serviranno poi studi più lunghi per valutare la sicurezza.

Intanto la notizia ha acceso la speranza tra i pazienti e gli operatori sanitari. “Sarebbe un cambiamento enorme”, confida Anna, 42 anni, diabetica da più di vent’anni. “Non dover più fare le punture ogni giorno sarebbe una liberazione”.

La ricerca continua. Nei prossimi mesi capiremo se questa pomata hi-tech potrà davvero aprire una nuova era nella cura del diabete e nella somministrazione di farmaci complessi.