La squadra italiana si rafforza per l’Einstein Telescope

La squadra italiana si rafforza per l'Einstein Telescope

La squadra italiana si rafforza per l'Einstein Telescope

Giada Liguori

Novembre 21, 2025

Roma, 21 novembre 2025 – L’Italia torna a puntare forte sulla Sardegna per ospitare l’Einstein Telescope, il rivelatore di onde gravitazionali che promette di rivoluzionare la nostra conoscenza dell’universo. La candidatura si concentra sul sito di Sos Enattos, e il sostegno arriva compatto da una rete di enti pubblici di ricerca, istituzioni e università. Oggi, a Roma, nella sede dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è fatto il punto su questo ambizioso progetto. “È un momento decisivo, l’Italia è pronta”, ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con un videomessaggio al convegno.

Enti e università uniti per una sfida globale

All’incontro erano presenti i vertici dei tre principali enti pubblici di ricerca coinvolti: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Ingv. Tutti collaborano strettamente con il ministero dell’Università e della Ricerca, la Regione Sardegna e le università di Cagliari e Sassari. Un lavoro di squadra che, come ha sottolineato la ministra Bernini, “rafforza la posizione italiana in una competizione internazionale sempre più serrata”.

Fabio Florindo, presidente dell’Ingv, ha ricordato che l’istituto è coinvolto nel progetto dal 2019 e ha appena dato il via libera al Centro di caratterizzazione geofisica per l’Einstein Telescope. “L’Einstein Telescope è un’opportunità straordinaria per la ricerca a livello mondiale”, ha spiegato Florindo, ribadendo il “supporto concreto” dell’Ingv.

Tecnologia, industria e il nodo della logistica

Michele Punturo, portavoce della collaborazione Einstein Telescope, ha spiegato che “conosciamo solo il 5% dell’universo”. Per questo, infrastrutture come questa sono fondamentali per rispondere a tante domande ancora aperte della fisica. Ma dietro il progetto non c’è solo scienza: “C’è molta tecnologia e ricadute importanti per l’industria”, ha aggiunto Punturo. A questo si aggiunge una sfida enorme sul fronte logistico. Perciò sono già in corso contatti con aziende italiane e straniere.

Un esempio concreto è Sunlab, il primo centro di ricerca nato dalla collaborazione tra enti pubblici, università e istituzioni. Un laboratorio dove geologia, fisica e astrofisica si incontrano e si scambiano idee, con l’obiettivo di preparare il terreno – anche nel senso più letterale – all’arrivo del telescopio.

Sardegna protagonista: impatto economico e strategico

Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn, ha usato un’immagine semplice ma efficace: “L’Einstein Telescope è come un seme da cui potrebbe nascere in Sardegna una vera foresta tecnologica e scientifica”. Per la regione, ha aggiunto Zoccoli, si tratta di un progetto strategico con un impatto economico importante. “Abbiamo tutte le carte in regola per vincere questa sfida”, ha confidato.

Massimo Della Valle, membro del Consiglio di amministrazione dell’Inaf, ha sottolineato che “l’Einstein Telescope non è solo un progetto scientifico all’avanguardia, ma una scelta strategica per il Paese”. Una struttura che può cambiare il volto della ricerca italiana e attirare talenti da tutto il mondo.

Raffaele Marra, consulente della Regione Sardegna per il progetto, ha infine messo in luce le ricadute concrete per il territorio. A partire dalla creazione di una rete per le connessioni internet veloci, una infrastruttura chiave non solo per la scienza, ma anche per lo sviluppo locale.

La sfida è aperta, il futuro si gioca qui

La decisione finale su dove nascerà l’Einstein Telescope arriverà nei prossimi mesi. Nel frattempo, l’Italia si muove compatta, puntando su innovazione scientifica, collaborazione tra istituzioni e radicamento sul territorio. “Siamo pronti”, ha ribadito la ministra Bernini. E questa volta, tra laboratori nascosti sotto terra e le montagne della Sardegna, la posta in gioco è davvero alta: capire meglio l’universo e costruire il futuro.