Orsini: aperte le porte alla Transizione 5.0 fino alla fine dell’anno

Orsini: aperte le porte alla Transizione 5.0 fino alla fine dell'anno

Orsini: aperte le porte alla Transizione 5.0 fino alla fine dell'anno

Giada Liguori

Novembre 21, 2025

Palermo, 21 novembre 2025 – Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha chiesto oggi a Palermo di allungare i tempi per presentare le domande agli incentivi di transizione 5.0. Ha chiesto al governo di spostare la scadenza dal 27 novembre al 31 dicembre 2025. La richiesta è arrivata durante l’assemblea pubblica degli industriali, davanti a imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, dopo un incontro con i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Transizione 5.0, Orsini: “Serve continuità negli investimenti”

“Il 27 novembre è troppo vicino, abbiamo bisogno di continuità negli investimenti”, ha detto Orsini dal palco, davanti a una platea di imprenditori siciliani e delegati nazionali. Il presidente degli industriali ha avvertito che la scadenza rischia di bloccare progetti già in corso e di incrinare la fiducia tra istituzioni e imprese. “Chiediamo da più di un anno che gli investimenti abbiano una prospettiva triennale. Ci aspettiamo che il termine venga spostato al 31 dicembre 2025”, ha aggiunto.

Il riferimento è al piano Transizione 5.0, il pacchetto di incentivi pensato per sostenere la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale delle aziende italiane. Il programma, lanciato dal governo nei mesi scorsi, offre crediti d’imposta alle imprese che investono in tecnologie innovative e processi produttivi a basso impatto ambientale.

Il confronto con il governo: “Passo indietro positivo”

Orsini ha raccontato di aver incontrato stamattina i ministri Giorgetti e Urso per parlare proprio dei tempi degli incentivi. “Ci fa piacere che il Mimit abbia fatto un passo indietro, confermando che gli investimenti fatti entro il 27 novembre, purché rispettino i requisiti, saranno comunque finanziati”, ha detto il presidente di Confindustria, sottolineando come questa apertura sia un segnale positivo nel dialogo tra governo e imprese.

Ma, ha avvertito, non basta. “Se non si garantisce continuità, viene meno la fiducia tra istituzioni e imprese”, ha ribadito. Il rischio, secondo molti imprenditori presenti, è che tante aziende – soprattutto le medio-piccole – non riescano a completare le pratiche entro la scadenza attuale, perdendo così l’accesso ai fondi.

Le voci degli imprenditori: “Non possiamo restare indietro”

Tra i presenti a Palermo, l’aria era carica di preoccupazione. “Abbiamo progetti in corso che rischiano di fermarsi”, ha detto un imprenditore metalmeccanico di Catania poco prima dell’inizio dei lavori. Altri hanno sottolineato come la burocrazia e i tempi stretti siano un vero ostacolo per le imprese più piccole.

Orsini ha raccolto queste preoccupazioni e le ha portate al tavolo con i ministri. “Non possiamo lasciare indietro nessuno”, ha concluso dal palco, tra gli applausi dei delegati. La richiesta di proroga al 31 dicembre 2025 – ha spiegato – serve proprio a dare un po’ di respiro alle aziende che stanno puntando su innovazione e sostenibilità.

Aspettando la decisione del governo

Al momento, il governo non ha ancora risposto ufficialmente alla richiesta di Confindustria. Fonti vicine al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dicono che la questione è in fase di valutazione e che una decisione potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Nel frattempo, le imprese aspettano. “Serve chiarezza subito”, ha detto un rappresentante della filiera agroalimentare siciliana uscendo dall’assemblea. La partita sugli incentivi transizione 5.0 resta aperta: per molti imprenditori, la proroga al 31 dicembre sarebbe una boccata d’ossigeno per continuare a investire senza l’ansia delle scadenze troppo ravvicinate.