Roma, 21 novembre 2025 – Ci siamo quasi: il 30 novembre 2025 è l’ultimo giorno utile per pagare la rata della rottamazione-quater, una scadenza che riguarda migliaia di contribuenti in tutta Italia. Lo ricorda l’Agenzia delle entrate-Riscossione, spiegando che in questa data devono versare sia chi è in regola con i pagamenti precedenti — chiamato a saldare la decima rata — sia chi è stato riammesso alla definizione agevolata, e deve versare la seconda rata del nuovo piano.
Ultimi giorni per pagare: cosa succede dopo il 30 novembre
La legge dà un piccolo margine: c’è una tolleranza di cinque giorni dopo la scadenza. Questo significa che i pagamenti arrivati entro il 9 dicembre 2025 saranno comunque considerati validi. Una misura pensata per evitare problemi a chi magari si trova a dover pagare nel weekend o durante una festività, spiegano dall’Agenzia.
La rottamazione-quater permette ai contribuenti di mettere a posto i conti con il Fisco pagando solo quello che devono, senza sanzioni o interessi di mora. Secondo i dati del Ministero dell’Economia, dall’inizio del 2024 questa opportunità ha coinvolto più di un milione e mezzo di cittadini e imprese.
Come pagare e cosa serve
Per versare la rata, bisogna usare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute, inviati direttamente dall’Agenzia delle entrate-Riscossione. Chi non li trovasse può scaricarli dal sito ufficiale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione dedicata alla definizione agevolata.
Il pagamento si può fare agli sportelli bancari, negli uffici postali, dai tabaccai convenzionati con Banca 5 oppure online, attraverso i servizi abilitati. “Abbiamo cercato di semplificare il più possibile”, dice un funzionario dell’Agenzia, “ma è fondamentale rispettare le scadenze e usare solo i moduli ufficiali”.
Se non si paga, cosa succede
La legge è chiara: chi non paga entro il termine, o versa solo una parte, perde tutti i vantaggi della rottamazione. Le somme già pagate saranno considerate come acconto sul totale dovuto all’Erario.
“Non ci sono proroghe automatiche”, avverte un consulente fiscale di Roma. “Chi salta la rata rischia di vedere riattivate le procedure di riscossione ordinaria, con sanzioni e interessi in più”. Le associazioni dei consumatori segnalano che questa situazione potrebbe mettere in difficoltà soprattutto famiglie e piccole imprese, già alle prese con tante altre scadenze fiscali di fine anno.
I contribuenti e i consigli degli esperti
In queste settimane molti cittadini si sono rivolti ai CAF e agli sportelli delle associazioni per chiedere chiarimenti su come pagare e cosa succede in caso di ritardi. “C’è ancora molta confusione”, racconta un operatore del CAF Cisl di via Po a Roma. “Riceviamo decine di chiamate ogni giorno. La domanda che sentiamo più spesso è se si può rateizzare ancora o recuperare i ritardi”.
Gli esperti invitano a controllare bene la propria posizione e a non aspettare l’ultimo momento per pagare. “Meglio muoversi prima”, suggerisce un commercialista di Milano, “per evitare problemi tecnici o ritardi bancari che potrebbero far saltare il pagamento”.
Una scadenza da non perdere
Il 30 novembre 2025, con la tolleranza fino al 9 dicembre, è una data importante per chi ha aderito alla rottamazione-quater. Un appuntamento da non sottovalutare, ricordano dall’Agenzia delle entrate-Riscossione. Chi ha dubbi o ha bisogno di aiuto può rivolgersi ai canali ufficiali o consultare il sito istituzionale per tutte le informazioni aggiornate.
