Napoli, 21 novembre 2025 – Un giovane di 25 anni, Vincenzo Riccardi, ha chiamato il 112 questa mattina da San Paolo Bel Sito, piccolo centro alle porte di Napoli, confessando di aver ucciso la sorella. Prima di allertare i soccorsi, avrebbe mostrato il corpo della vittima, Noemi Riccardi, 22 anni, alla madre tramite una videochiamata. La tragedia è avvenuta nell’appartamento di famiglia, al quinto piano di Palazzo Cassese in via San Paolo Bel Sito. I carabinieri sono arrivati pochi minuti dopo la chiamata, trovando la giovane senza vita e il fratello ancora in casa.
Omicidio in famiglia: la chiamata che ha sconvolto San Paolo Bel Sito
Secondo gli investigatori, la telefonata al 112 è arrivata intorno alle 11.30. La voce di Vincenzo, incensurato e senza precedenti, era calma ma provata: “Venite, ho ucciso mia sorella”, ha detto agli operatori. Poco prima, aveva contattato la madre – che non era in casa – mostrando in video il corpo di Noemi. Un dettaglio che ha lasciato senza parole anche i carabinieri, arrivati insieme ai soccorsi.
Quando i militari della compagnia di Nola sono entrati nell’appartamento, la scena era chiara: Noemi Riccardi giaceva morta nella camera da letto. Il fratello non ha opposto resistenza e ha confermato tutto. “Ho avuto un raptus di follia”, avrebbe detto ai carabinieri, secondo quanto trapelato.
Indagini in corso: si cercano risposte tra vicini e parenti
La Procura di Nola ha subito aperto le indagini. All’interno dell’appartamento sono arrivati il medico legale e il pubblico ministero. Dalle prime verifiche, in casa non c’erano altre persone al momento dell’aggressione. Gli investigatori stanno ascoltando familiari e vicini per ricostruire le ultime ore di Noemi e capire cosa sia successo davvero in famiglia.
Chi conosceva i Riccardi parla di un clima tranquillo fino a stamattina. Nessun segno di tensioni o litigi recenti tra i due fratelli, almeno secondo le prime testimonianze raccolte. Eppure, qualcosa è esploso all’improvviso. “Non ce lo aspettavamo proprio”, racconta una vicina, ancora sotto shock.
Chi erano Vincenzo e Noemi? Le prime ipotesi degli investigatori
Vincenzo Riccardi, 25 anni, non aveva mai avuto problemi con la legge. Lavorava saltuariamente in zona e viveva con la famiglia nel palazzo dove è avvenuta la tragedia. La sorella, Noemi, aveva appena compiuto 22 anni ed era universitaria. Amici e conoscenti raccontano di rapporti normali tra i due, senza segnali di conflitti recenti.
Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma al momento puntano sull’ipotesi di un gesto improvviso. “Parla di un raptus, ma dobbiamo capire cosa è davvero successo”, dice un ufficiale dei carabinieri. Le indagini continueranno con l’analisi dei telefoni e di altri dispositivi trovati in casa.
San Paolo Bel Sito sotto choc: il dolore di una comunità
La notizia si è sparsa in fretta a San Paolo Bel Sito, dove la famiglia Riccardi era conosciuta da tempo. Il paese è scosso, tra incredulità e dolore. Davanti al palazzo, alcune persone si sono fermate in silenzio, mentre i carabinieri hanno presidiato l’ingresso per ore.
Vincenzo è stato portato in caserma per essere interrogato dal pubblico ministero. Nelle prossime ore sarà fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’autopsia sul corpo di Noemi sarà fatta nei prossimi giorni all’ospedale di Nola per chiarire le cause esatte della morte.
Resta da capire cosa abbia scatenato la furia del giovane e se ci siano fatti precedenti che possano spiegare la tragedia. La Procura mantiene il massimo riserbo. Nel frattempo, tutta la comunità si stringe intorno alla madre dei due fratelli, travolta da un dolore immenso che ha colpito tutto il paese.
