Zelensky al centro del dibattito Ue: nessuna decisione senza Kiev

Zelensky al centro del dibattito Ue: nessuna decisione senza Kiev

Zelensky al centro del dibattito Ue: nessuna decisione senza Kiev

Matteo Rigamonti

Novembre 21, 2025

Bruxelles, 21 novembre 2025 – L’Unione Europea conferma il suo appoggio all’Ucraina nella crisi con la Russia, mantenendo la rotta seguita fin dall’inizio. Nel pomeriggio, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha scritto su X – il social ormai più usato nei palazzi delle istituzioni – che “dal primo giorno, l’Europa ha sostenuto l’Ucraina di fronte all’aggressione russa”. La nota arriva dopo una videochiamata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Antonio Costa, ex premier portoghese e attuale presidente del Consiglio europeo.

Europa chiara: niente decisioni sull’Ucraina senza Kiev

Nel suo messaggio, von der Leyen ha sottolineato: “Abbiamo lavorato per una pace giusta e duratura con l’Ucraina e per l’Ucraina, insieme ai nostri amici e partner”. Fonti diplomatiche a Bruxelles confermano che la posizione resta ferma, nonostante le pressioni internazionali per una soluzione veloce. “Siamo convinti che nulla che riguarda l’Ucraina debba essere deciso senza l’Ucraina”, ha scritto la presidente, lasciando intendere che ogni futuro negoziato dovrà coinvolgere direttamente il governo di Kiev.

Il tema è tornato al centro del dibattito dopo le dichiarazioni di alcuni leader mondiali – tra cui il presidente turco Erdogan – che hanno ipotizzato tavoli negoziali paralleli. Ma da Bruxelles la linea è netta: “Nessuna trattativa a porte chiuse”, spiegano fonti vicine al Consiglio europeo.

G20 e Angola: appuntamenti chiave per l’Europa

I prossimi giorni saranno decisivi. Domani, i leader europei si incontreranno a margine del G20 a Rio de Janeiro per tornare a parlare della crisi ucraina. L’incontro, previsto alle 10 ora locale (le 14 in Italia), vedrà la partecipazione dei principali capi di Stato e di governo dell’Unione. Secondo ambienti diplomatici, sul tavolo ci saranno nuove misure di sostegno economico e militare a Kiev.

Subito dopo, la delegazione europea volerà in Angola per la riunione tra Ue e Unione Africana. Un appuntamento strategico, visto che “il continente africano è sempre più centrale negli equilibri globali”, come ha spiegato un funzionario della Commissione. L’obiettivo è rafforzare le alleanze internazionali per arginare l’isolamento russo e cinese.

Zelensky: “L’Europa non ci abbandona”

Da Kiev, Zelensky ha ringraziato i partner europei. “L’Europa non ci lascia soli”, ha detto in un video pubblicato sui canali ufficiali. Il presidente ucraino ha aggiunto: “Serve unità e azioni concrete. Ogni passo conta”. Fonti ucraine raccontano che sul campo la situazione resta difficile, soprattutto nell’est, dove si registrano ancora scontri pesanti.

Intanto, la diplomazia europea si muove su più fronti. Oltre all’aiuto militare – che, secondo la Commissione, ha superato i 30 miliardi di euro dall’inizio del conflitto – Bruxelles punta anche a rafforzare il sostegno umanitario. “Non possiamo lasciare che questa crisi diventi una catastrofe umanitaria”, ha confidato un funzionario Ue.

Pressioni, scenari e attese

La situazione resta complicata. Gli Stati Uniti chiedono all’Europa di aumentare gli aiuti, mentre Mosca continua a rifiutare qualsiasi negoziato diretto con Kiev. Le prime valutazioni dei servizi europei indicano che sul terreno militare non si vedono ancora segnali di cambiamento.

Nel frattempo, cresce l’attesa per le prossime mosse della diplomazia internazionale. “Ogni summit è un’occasione per ribadire che la pace deve essere giusta e condivisa”, ha detto Antonio Costa durante la chiamata con Zelensky. Solo allora si potrà davvero pensare a una soluzione.

La giornata si è chiusa con un clima di prudente fiducia nei palazzi europei. Ma per ora nessuno si avventura a prevedere tempi o modalità di una possibile svolta. Tuttavia, nei corridoi della Commissione si avverte una determinazione che non sembra destinata a spegnersi.