Roma, 22 novembre 2025 – L’Agidae, l’associazione che riunisce i gestori degli istituti legati all’autorità ecclesiastica, festeggia oggi il suo 65° anniversario con un convegno nazionale e l’assemblea ordinaria. L’appuntamento, intitolato “Identità e missione – le attività degli enti religiosi tra norme canoniche e leggi civili”, prende il via alle 8.30 alla Pontificia Università Urbaniana, in Vaticano. Un momento pensato, spiegano gli organizzatori, come occasione di confronto e crescita per gli istituti associati, chiamati a riflettere sulle sfide future.
Enti religiosi: tra riforme e nuove sfide
Al centro del dibattito ci sono temi caldi e attuali: dalla riforma del codice civile che riguarda gli assetti amministrativi degli enti collettivi, alle questioni sull’IMU per le realtà ecclesiastiche. Ma non solo. Si parla anche del rapporto tra le attività del terzo settore e le opere degli enti religiosi, in un quadro normativo che cambia in fretta. “Siamo in una fase di riforme che richiede agli amministratori un aggiornamento costante”, ha detto padre Francesco Ciccimarra, presidente di Agidae, aprendo i lavori. “Solo così si garantiscono trasparenza e responsabilità”.
Intelligenza artificiale e cyber security: nuove sfide per la tutela dei dati
Non manca il tema delle nuove tecnologie. L’uso dell’intelligenza artificiale e i rischi legati alla cyber security sono diventati parte integrante dell’agenda. Tra gli interventi, magistrati e rappresentanti delle istituzioni hanno messo in luce come la protezione dei dati personali e la gestione delle responsabilità, anche in riferimento al d.lgs 231/2001, siano oggi priorità per chi guida gli istituti religiosi. “La digitalizzazione porta opportunità, ma anche pericoli”, ha spiegato Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione. “Serve una cultura della prevenzione”.
Previfonder: la nuova previdenza complementare per i lavoratori ecclesiastici
Tra i temi più attesi c’è il lancio del Previfonder, il nuovo strumento di previdenza complementare dedicato ai lavoratori degli enti ecclesiastici che si rifanno ai tre contratti collettivi Agidae: istruzione, socio-sanitario assistenziale e università pontificie. “Un passo avanti importante per la tutela dei diritti dei dipendenti”, ha detto Mario Pepe, presidente Covip, durante il suo intervento. Il fondo, spiegano i promotori, vuole offrire maggiore sicurezza economica a chi lavora ogni giorno nelle strutture ecclesiastiche.
Il messaggio del Papa: unire diritto civile e norme canoniche
La giornata si è aperta con la lettura del messaggio inviato da Papa Leone XIV, che ha richiamato l’importanza di “un’armonizzazione tra i principi del diritto civile italiano e la normativa canonica”. Nel testo, il Pontefice ha esortato l’Agidae a proseguire l’impegno sui valori sociali e civili, senza dimenticare la formazione continua di gestori e dipendenti. Un richiamo che ha colpito tutti i presenti, tra cui molti religiosi e operatori del settore.
Celebrazione e presenze istituzionali di rilievo
Dopo il messaggio papale, la mattinata è proseguita con la concelebrazione eucaristica guidata da monsignor Michele Di Tolve, vescovo ausiliare di Roma, insieme a padre Ciccimarra e ai sacerdoti del consiglio direttivo Agidae. In sala, molti volti noti delle istituzioni: il vice-ministro dell’Economia e Finanze Maurizio Leo, il direttore generale di Accredia Filippo Trefiletti, e magistrati come Ciro Santoriello (Procura di Cuneo) e Rosa Del Prete (Corte d’Appello di Napoli). Un parterre che dimostra l’interesse trasversale per i temi trattati.
Guardando avanti: formazione e responsabilità sociale
Nel corso della giornata, più volte è emerso come la missione degli enti religiosi passi anche dalla capacità di rispondere alle nuove esigenze normative e sociali. “La formazione è la chiave”, ha ribadito padre Ciccimarra nella chiusura. “Solo così restiamo un punto di riferimento per le comunità”. Il convegno si chiuderà nel pomeriggio con l’assemblea ordinaria Agidae e un confronto aperto sulle prospettive del settore.
