Oxford, 22 novembre 2025 – Il primo bacio della storia risale a un periodo tra 21,5 e 16,9 milioni di anni fa, quando l’antenato comune delle grandi scimmie antropomorfe ha iniziato questa pratica. Lo rivela uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su Evolution and Human Behavior, che getta nuova luce sull’origine e la diffusione di quel gesto tanto intimo quanto, almeno all’apparenza, universale tra gli esseri umani.
Il bacio: un gesto antico quanto i primati stessi
Secondo la ricerca, il bacio – inteso come contatto bocca a bocca non aggressivo e senza scambio di cibo – non è una moda recente o una semplice invenzione culturale. È un comportamento che affonda le radici nell’evoluzione dei primati. Il team ha esaminato dati raccolti osservando scimpanzé, bonobo, oranghi e altre specie vissute in Africa, Europa e Asia. “È la prima volta che qualcuno guarda al bacio da un punto di vista così ampio ed evolutivo”, ha spiegato Matilda Brindle, biologa evoluzionista e prima firmataria dello studio. Per arrivare a queste conclusioni, il gruppo ha usato la modellazione bayesiana, simulando dieci milioni di possibili scenari evolutivi per capire quanto fosse probabile che i nostri antenati si scambiassero baci.
Dal Neanderthal alle società di oggi
I risultati indicano che il bacio è stato un comportamento trasmesso lungo l’albero genealogico dei primati, probabilmente arrivando anche ai Neanderthal. “Unendo la biologia evolutiva con i dati sul comportamento, possiamo mettere insieme pezzi di un puzzle che non lascia tracce fossili, come appunto il bacio”, ha commentato Stuart West, coautore dello studio. Solo così si può indagare su gesti sociali che, per loro natura, non si conservano nella pietra. Un dettaglio importante: il modello statistico è stato eseguito dieci milioni di volte per garantire una stima solida di un comportamento che non lascia segni materiali.
Non è davvero un gesto universale
Eppure, anche se spesso consideriamo il bacio un gesto universale, gli antropologi dicono il contrario. “È presente solo nel 46% delle culture umane”, ha spiegato Catherine Talbot del Florida Institute of Technology, tra gli autori dello studio. Le norme sociali e il significato del bacio cambiano molto da una società all’altra: in certi posti è un segno d’affetto mostrato in pubblico, in altri rimane un gesto privato o addirittura non esiste. Questo spinge a chiedersi: è un comportamento nato con l’evoluzione o solo un’invenzione culturale? “Questo studio è il primo passo per provare a rispondere”, ha ammesso Talbot.
Tra scienza e cultura: cosa significa davvero baciarsi
Prima di tutto, gli studiosi hanno dovuto mettersi d’accordo su cosa si intende per bacio: un contatto bocca a bocca non aggressivo e senza scambio di cibo. Solo così hanno potuto confrontare i comportamenti di varie specie di primati e quelli delle diverse culture umane. La scienza documenta molti casi di scimpanzé e bonobo che si baciano per rafforzare legami sociali o per risolvere litigi. Ma tra gli esseri umani, il significato del bacio cambia molto a seconda del luogo e del tempo.
Un gesto che attraversa i millenni
“Il nostro studio si aggiunge a una serie di ricerche che mostrano la grande varietà di comportamenti sessuali dei nostri cugini primati”, ha osservato Brindle. La ricerca suggerisce che il bacio ha radici profonde nella vita sociale dei primati, ma che il modo in cui lo viviamo oggi è stato modellato da fattori culturali e ambientali. Insomma, il bacio c’è da milioni di anni, ma il suo significato non è mai stato uguale per tutti.
In attesa di nuovi studi – e forse di altre scoperte sui nostri antenati – resta il fatto che il bacio, ieri come oggi, continua a essere un gesto che affascina scienziati e innamorati.
