Il Canal Grande di Venezia si tinge di verde: un fenomeno sorprendente

Il Canal Grande di Venezia si tinge di verde: un fenomeno sorprendente

Il Canal Grande di Venezia si tinge di verde: un fenomeno sorprendente

Matteo Rigamonti

Novembre 22, 2025

Venezia, 22 novembre 2025 – Stamattina, poco dopo le 8, il Canal Grande si è colorato di verde, richiamando alla mente episodi simili già visti negli ultimi anni. A lanciare l’allarme è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha postato una foto sui social con parole decise: “Ancora un gesto che ferisce la nostra città. Qualcuno ha gettato una sostanza colorante nel Canal Grande, tingendolo di verde. Un altro colpo al cuore del nostro patrimonio”.

Canal Grande tinto di verde: un nuovo colpo a Venezia

Il colore verde si è fatto notare soprattutto vicino a Rialto, attirando subito l’attenzione di chi vive e lavora in zona, ma anche dei turisti. I gondolieri, fermi ai pontili tra le 8 e le 9, hanno raccontato di aver visto una chiazza verde espandersi velocemente lungo la corrente. “All’inizio pensavamo fosse un gioco di luce – dice Marco, gondoliere da vent’anni – poi ci siamo resi conto che l’acqua stava davvero cambiando colore”.

Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale e i tecnici dell’ARPAV, che hanno preso campioni per capire di cosa si trattasse. Dalle prime verifiche, sembra una sostanza simile alla fluoresceina, usata già in passato per azioni dimostrative. Al momento, non sembrano esserci rischi per la salute, ma restano molti dubbi sulle ragioni e sulle modalità di questo ennesimo gesto.

Quando il Canal Grande diventa palcoscenico

Non è la prima volta che il Canal Grande finisce nel mirino di proteste o performance. Nel maggio 2023, il canale si era tinto di verde per un’azione di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista noto per iniziative forti in tutta Europa. Allora, gli attivisti avevano usato una sostanza innocua per richiamare l’attenzione sull’emergenza climatica.

Ma non sempre si è trattato di proteste ambientaliste. Nel aprile 2024, una coppia francese aveva versato sei taniche di coloranti organici nel canale, tingendo le acque di rosso e verde per un progetto artistico non autorizzato. Anche in quel caso erano partite indagini e polemiche, con il Comune pronto a difendere l’immagine di Venezia.

Questa mattina, Zaia ha condannato senza mezzi termini l’episodio: “Non si difende l’ambiente con atti vandalici. Questi gesti danneggiano Venezia, costringono a interventi di ripristino e, paradossalmente, inquinano”. Il sindaco Luigi Brugnaro ha chiesto più controlli e nuove telecamere nei punti più sensibili del centro storico.

Indagini e conseguenze per la città

Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere tra Piazzale Roma e San Marco. Finora nessuno ha rivendicato il gesto, né gruppi ambientalisti né artisti. “Valutiamo tutte le ipotesi – ha detto un funzionario della Questura – anche quella di una semplice imitazione dei fatti passati”.

Sul posto sono arrivati anche i tecnici del Comune per verificare eventuali danni a strutture e barche. “Ogni intervento di pulizia costa tempo e soldi – spiega un responsabile della manutenzione urbana – senza contare il danno all’immagine della città”.

Venezia: fragile e sotto pressione

L’episodio riporta al centro il tema della fragilità di Venezia e della difficoltà a bilanciare la tutela del patrimonio con la libertà di espressione. I residenti mostrano stanchezza. “Vediamo di tutto ormai – racconta una commerciante di Campo San Polo – ma ogni volta sembra che ci rubino un pezzo della nostra casa”.

Solo nel pomeriggio si saprà se la sostanza usata è davvero innocua come in passato. Intanto, il verde acceso del Canal Grande resta sotto gli occhi di tutti: turisti che scattano foto, veneziani che scuotono la testa, autorità che promettono nuove misure. E la città, come sempre, si interroga su come difendere la propria identità senza chiudersi al mondo.