Ginevra, 22 novembre 2025 – Domani a Ginevra si ritroveranno i consiglieri per la sicurezza nazionale di Francia, Germania e Regno Unito, insieme a rappresentanti di Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina. Al centro del confronto ci sarà il nuovo piano di pace statunitense. La conferma arriva da fonti governative tedesche, che hanno parlato con l’agenzia Dpa. L’appuntamento arriva in un momento delicato per il conflitto in Europa orientale, mentre le diplomazie cercano un modo per uscire dalla crisi.
Ginevra, il vertice decisivo
La riunione è fissata per la mattina del 23 novembre. Al tavolo ci saranno i rappresentanti dell’E3 – l’alleanza informale tra Francia, Gran Bretagna e Germania – insieme ai funzionari di Washington, dell’Unione Europea e dell’Ucraina. Il Guardian, citando fonti diplomatiche dal vertice del G20 di Johannesburg, racconta che l’obiettivo è mettere sotto la lente i punti chiave del piano americano per una possibile tregua tra Kiev e Mosca.
I nomi dei partecipanti non sono stati ufficializzati. Ma dalle prime indiscrezioni dovrebbero esserci i principali consiglieri per la sicurezza nazionale di Francia, Regno Unito e Germania – tra cui Emmanuel Bonne, Tim Barrow e Jens Plötner – insieme a rappresentanti della Casa Bianca e dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il piano di pace sotto la lente
Il piano di pace statunitense, svelato nelle scorse settimane in incontri riservati, punta a passi graduali per ridurre la tensione e avviare negoziati diretti. Fonti diplomatiche europee spiegano che il documento prevede garanzie di sicurezza per l’Ucraina, un possibile ruolo dell’Unione Europea come mediatore e una tabella di marcia per il ritiro progressivo delle truppe russe dalle zone occupate.
“Stiamo guardando tutte le opzioni che possano portare a una soluzione duratura”, ha detto un funzionario tedesco vicino al dossier. Ma resta forte la resistenza, sia da Mosca che da Kiev, su alcuni punti fondamentali, in particolare quelli legati a territori e garanzie internazionali.
Tensioni e reazioni sullo scenario globale
L’incontro arriva in un clima internazionale sempre più teso. Ieri, al G20 di Johannesburg, la guerra in Ucraina è stata uno dei temi più discussi nei colloqui informali tra i leader occidentali. “Serve uno sforzo comune”, ha confidato un diplomatico francese. “Ma le distanze restano ampie”.
A Bruxelles, la Commissione europea ha ribadito il sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina. “Ogni proposta di pace deve rispettare il diritto internazionale”, ha detto un portavoce UE nel pomeriggio. Da Kiev, invece, arriva cautela: fonti vicine a Zelensky spiegano che il governo non accetterà compromessi che mettano a rischio la sovranità nazionale.
Cosa ci si aspetta da Ginevra
Dopo l’incontro di domani non sono previste dichiarazioni ufficiali immediate. Gli osservatori pensano che i risultati verranno resi noti solo dopo ulteriori consultazioni tra i governi coinvolti. “Ci vorrà tempo”, ha ammesso un funzionario britannico. “Ma è importante tenere aperto il canale del dialogo”.
Per molti analisti, la presenza congiunta di E3, Stati Uniti e Ucraina rappresenta comunque un passo avanti rispetto ai mesi scorsi, quando i contatti erano sporadici e poco coordinati. Solo allora si potrà capire se il piano americano può davvero essere la base per un’intesa.
Nel frattempo, la guerra va avanti sul terreno. Ma la diplomazia europea sembra voler accelerare: “Non possiamo permetterci un altro inverno di guerra”, ha confidato un alto funzionario tedesco durante i preparativi. La giornata di domani potrebbe aprire un nuovo capitolo nel tentativo di riportare la pace in Ucraina.
