Washington, 22 novembre 2025 – Marjorie Taylor Greene, deputata repubblicana della Georgia, ha annunciato ieri sera in un video la sua decisione di dimettersi dal Congresso a partire da gennaio. La notizia ha scosso il mondo politico americano. Donald Trump non ha tardato a commentare, definendola “una grande notizia per il Paese”, e lasciando trasparire una frattura ormai insanabile tra i due.
Greene lascia il Congresso: “Per rispetto e dignità”
Nel video pubblicato poco dopo le 19 ora di Washington, Greene ha spiegato il motivo della sua scelta: “L’ho fatto per rispetto verso me stessa e per dignità”. Eletta nel 2020, nota per le sue posizioni ultraconservatrici e la vicinanza a Trump, ha denunciato una “primaria offensiva e piena d’odio” che, a suo dire, sarebbe stata orchestrata proprio dall’ex presidente. “Non voglio essere una moglie maltrattata che spera che tutto si risolva da solo”, ha detto. Fonti vicine al suo staff parlano di pressioni interne e tensioni crescenti legate alla rottura sul caso Epstein.
La rottura con Trump e la crisi nel partito
Fino a pochi mesi fa, Greene era una delle più accese sostenitrici di Trump in Congresso. Poi qualcosa si è spezzato. Ambienti repubblicani riferiscono che la deputata ha criticato la gestione del caso Epstein e alcune scelte del tycoon. Nel suo messaggio, ha attaccato: “La maggior parte dei repubblicani dell’establishment, che in segreto lo odiano e lo hanno pugnalato alle spalle, sono stati accolti dopo le elezioni”. Parole che raccontano un clima sempre più diviso nel Grand Old Party, dove lo scontro tra trumpiani e moderati si è acuito dopo le ultime elezioni di midterm.
Dimissioni a sorpresa: le reazioni al Congresso
La notizia ha colto tutti di sorpresa a Capitol Hill. Alcuni colleghi repubblicani hanno evitato commenti, altri come Matt Gaetz hanno espresso “rammarico per la perdita di una voce vera”. Dall’altra parte, la presidente della Camera democratica Hakeem Jeffries ha definito il fatto “un segnale della crisi interna del partito avversario”. Il seggio di Greene dovrà essere coperto con elezioni suppletive entro 90 giorni dalle sue dimissioni.
Chi è Greene e perché la rottura sul caso Epstein
Marjorie Taylor Greene si era fatta notare per le sue posizioni radicali su immigrazione, diritti civili e politica estera. La frattura con Trump arriva dopo settimane di tensioni sul caso Jeffrey Epstein, il finanziere morto in carcere nel 2019. Greene ha chiesto più trasparenza sui legami tra politici e l’entourage di Epstein, attirandosi critiche sia dall’establishment sia dai trumpiani più fedeli. “Non posso più stare in un sistema che premia il silenzio e punisce chi fa domande”, ha detto nel video.
Trump: “Una grande notizia per il Paese”
L’ex presidente ha commentato brevemente la notizia, intercettato fuori dalla Trump Tower poco dopo le 8 del mattino ora locale: “Una grande notizia per il Paese”. Nessun altro dettaglio, nessun tentativo di ricucire. Secondo alcuni osservatori, questa reazione conferma la sua intenzione di mantenere il controllo sui candidati repubblicani in vista delle presidenziali del 2028.
Il futuro di Greene e il clima nel GOP
Mancano meno di due mesi all’addio ufficiale di Greene e il suo futuro resta un’incognita. Alcuni esperti ipotizzano un suo coinvolgimento in movimenti indipendenti o in trasmissioni televisive. Nel frattempo, il partito repubblicano deve affrontare un’altra spaccatura proprio mentre si avvicinano le primarie. “Il nostro partito deve ritrovare unità e chiarezza”, ha confidato un membro dello staff GOP alla stampa locale. Ma la strada è tutta in salita.
Con le sue dimissioni, Marjorie Taylor Greene lascia un segno profondo nel dibattito politico americano e apre una nuova fase di incertezza per i repubblicani a Washington.
