Milano, 22 novembre 2025 – Arriva il prossimo 1° dicembre nelle sale italiane “Sognando rosso”, il nuovo documentario che racconta la vita e la carriera di Luca Cordero di Montezemolo. A firmarlo è Manish Pandey, già dietro “Senna”, insieme a Christopher M. Armstrong, che per lo stesso film ha vinto un Bafta. Il film non si limita a ripercorrere la storia sportiva, ma scava nel rapporto profondo tra Montezemolo e la sua grande sfida: la Ferrari. Un marchio che lui ha aiutato a salvare e rilanciare in due momenti decisivi. Come spiegano dalla produzione, è un racconto di passioni, sfide e un’epoca in rapido cambiamento, più umano che tecnico.
Montezemolo e Ferrari: un legame che va oltre i motori
Al centro del documentario c’è il legame forte e personale tra Montezemolo e il Cavallino Rampante. A guidare gli spettatori in questo viaggio è Chris Harris, volto noto del giornalismo sportivo internazionale. Harris accompagna Montezemolo tra Maranello e Roma, passando per vecchi circuiti e nuovi traguardi. Il film si sofferma su dettagli intimi: la scrivania in legno nell’ufficio di Maranello, vecchie fotografie in bianco e nero con Enzo Ferrari, le pause caffè tra una riunione e l’altra.
La storia si muove tra grandi successi e momenti difficili, dalla crisi degli anni Settanta alla rinascita negli anni Novanta. “Ho sempre pensato che la Ferrari dovesse rimanere fedele a se stessa, anche quando tutto intorno cambiava”, dice Montezemolo davanti alle telecamere. Una frase che riassume il cuore del documentario: rinnovarsi senza perdere la propria anima.
Da icona italiana a marchio globale
Il film ripercorre le tappe chiave della vita di Montezemolo: dalla laurea alla Sapienza di Roma fino all’ingresso in Ferrari nel 1973 e alla sua presidenza. Sotto la sua guida, la Ferrari si è trasformata, diventando un marchio conosciuto in tutto il mondo, paragonato nel documentario a giganti come Apple, Nike e Coca Cola. Non si parla solo di motori, ma anche di marketing, innovazione e capacità di leggere i tempi.
Pandey sottolinea che “la storia di Montezemolo racconta anche il capitalismo italiano alle prese con le sfide del XXI secolo”. Nel dialogo tra Harris e Montezemolo emerge questa consapevolezza: “Oggi tutto va più veloce – dice l’ex presidente – ma i valori restano fondamentali”. Nel film trovano spazio anche le parole di ex collaboratori, piloti e manager che hanno vissuto da vicino le trasformazioni della Ferrari.
Passioni, sfide e momenti difficili
“Sognando rosso” non si limita a celebrare i trionfi sportivi o industriali. Il documentario esplora anche la vita privata di Montezemolo: le difficoltà in famiglia, le crisi, le scelte complicate. “Non è stato sempre semplice – racconta lui stesso – ma ho sempre cercato di restare fedele a ciò in cui credevo”. Il tono è sobrio, senza retorica: si alternano immagini d’archivio e interviste recenti, con una colonna sonora che accompagna senza mai sovrastare.
Il film si chiede cosa voglia dire guidare un marchio leggendario in un mondo che cambia così in fretta. Eppure, come dice Harris in una delle scene finali, “la Ferrari resta un sogno italiano che parla a tutto il mondo”.
Evento speciale nelle sale italiane
Prodotto da Jiva Maya e Religion of Sports, e distribuito nel mondo da Fremantle, “Sognando rosso” sarà nelle sale italiane per un evento speciale dal 1° al 3 dicembre, grazie a Notorious Pictures. L’uscita è attesa non solo dagli appassionati di motori, ma anche da chi segue storie di impresa e leadership.
Le prime reazioni degli addetti ai lavori parlano di un film “intimo e sincero”, che mostra la complessità di una delle figure più importanti dell’industria italiana. In sala, assicurano gli organizzatori, ci saranno sorprese: incontri con i protagonisti e proiezioni speciali nelle città simbolo della Ferrari.
Per qualche giorno, dunque, il rosso Ferrari tornerà a essere protagonista della scena culturale italiana.
