Napoli, 22 novembre 2025 – Un ragazzo di 19 anni è morto nella notte tra giovedì e venerdì, colpito da un proiettile alla fronte mentre era in auto con alcuni amici in via Generale Francesco Pinto, nel quartiere Arenaccia. L’allarme è scattato intorno all’una e mezza, quando il giovane è stato raggiunto dal colpo. Portato d’urgenza al CTO di Napoli, è spirato dopo poche ore.
Spari in strada, ancora da capire cosa è successo
Gli amici del ragazzo hanno raccontato agli agenti della Squadra Mobile che si trovavano in macchina quando hanno sentito un forte boato. “È stato un rumore fortissimo, poi lui si è accasciato”, ha detto uno di loro, ancora sotto shock. Solo dopo si sono accorti della ferita alla fronte, profonda e sanguinante. Senza aspettare i soccorsi, hanno deciso di portarlo subito in ospedale.
I medici del pronto soccorso hanno riscontrato una ferita d’arma da fuoco con foro d’entrata e d’uscita sulla fronte. Nonostante i tentativi disperati di salvarlo, il 19enne è morto poco dopo il ricovero. Fin dall’inizio la prognosi era riservata.
Indagini serrate, nessun testimone diretto
La Polizia di Stato ha subito aperto le indagini per ricostruire l’omicidio. Sul posto, in via Generale Francesco Pinto, sono stati fatti rilievi fino all’alba. Nessun residente, almeno per ora, ha visto cosa è successo. “Abbiamo sentito solo un botto, poi le sirene”, ha detto una donna che abita al civico 14.
Gli investigatori stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza in zona, ma finora non ci sono fermi né sospetti identificati. Fonti della questura fanno sapere che il giovane era noto alle forze dell’ordine come spacciatore di droga nell’area dell’Arenaccia. Un dettaglio che apre più piste: dalla vendetta personale a un regolamento di conti legato al traffico di droga.
Quartiere scosso, paura e tensione in aumento
La notizia si è sparsa subito nel quartiere. Stamattina molti si sono radunati davanti al palazzo dove abitava il ragazzo. “Lo vedevamo spesso qui sotto”, racconta un commerciante, “ma nessuno si aspettava una cosa del genere”. Volanti e tecnici della scientifica hanno attirato l’attenzione di passanti e residenti, alcuni dei quali hanno preferito restare in silenzio.
L’Arenaccia non è nuova a episodi di violenza legati allo spaccio. Solo poche settimane fa, sempre in zona, si erano registrate altre intimidazioni fra gruppi rivali. Gli inquirenti non escludono che l’omicidio sia legato a queste tensioni.
Indagini aperte su ogni pista
La Squadra Mobile sta ascoltando gli amici che erano in macchina con la vittima per capire se il colpo sia partito dall’esterno o dall’interno dell’auto. Tutte le ipotesi sono sul tavolo: dall’agguato preparato fino a un colpo sparato per errore durante una lite o una trattativa finita male.
La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale per l’autopsia. Servirà a chiarire la traiettoria del proiettile e a dare indicazioni utili per le indagini. La Procura di Napoli ha già aperto un fascicolo per omicidio volontario.
Nel quartiere, però, resta la paura. “Qui non si vive più tranquilli”, dice una signora affacciata al balcone poco dopo le otto del mattino. Eppure, poche ore prima, quella strada era come tante altre in città: silenziosa, quasi anonima. Poi il boato, le sirene e una tragedia che riapre ferite mai rimarginate.
