New York, 22 novembre 2025 – Un incontro che ha sorpreso molti, ieri pomeriggio alla Casa Bianca, quando Donald Trump ha assicurato il suo sostegno al neosindaco di New York, Zohran Mamdani, per portare avanti i suoi progetti per la città. Dopo mesi di tensioni e botta e risposta a distanza, il faccia a faccia tra i due ha segnato un deciso cambio di passo.
Trump e Mamdani: gelo superato, passo verso la collaborazione
L’appuntamento tra Donald Trump e Zohran Mamdani si è svolto alle 16.30 nell’ala ovest della Casa Bianca. Fonti vicine ai due hanno raccontato di un’atmosfera più tranquilla del previsto. Trump, che da gennaio è tornato alla guida del Paese, ha accolto Mamdani con una stretta di mano davanti ai fotografi. “Aiuterò Mamdani a realizzare i suoi sogni per New York”, ha detto il presidente, lasciando intendere la volontà di lavorare insieme su temi caldi come sicurezza, infrastrutture e ripresa economica.
Solo poche settimane fa, invece, i rapporti erano tutt’altro che sereni. Mamdani, 34 anni, giovane esponente della sinistra democratica e primo sindaco indo-americano della città, aveva accusato la Casa Bianca di “ostilità verso le grandi metropoli”. Trump, da parte sua, aveva bollato il neosindaco come “un radicale fuori controllo”. Ma ieri pomeriggio quelle tensioni sembravano un ricordo lontano. “Abbiamo parlato a lungo delle priorità per New York”, ha detto Mamdani uscendo dalla Casa Bianca.
Sicurezza, casa e soldi: le urgenze sul tavolo
Secondo quanto riferito da fonti vicine al municipio, al centro del colloquio ci sono stati temi cruciali come la sicurezza pubblica, la crisi degli alloggi e i fondi federali per le infrastrutture. Mamdani ha chiesto più risorse per il trasporto pubblico e per i programmi di edilizia popolare. “È stato un incontro molto positivo”, ha detto il sindaco eletto ai giornalisti davanti alla West Wing. “Abbiamo trovato punti di accordo su diversi fronti”.
La Casa Bianca non ha diffuso dettagli precisi, ma fonti repubblicane confermano che Trump ha promesso “massima attenzione” alle richieste di New York. Il presidente si è mostrato interessato a un piano per rilanciare le periferie e per combattere la criminalità organizzata. “New York resta il cuore economico del Paese”, avrebbe confidato Trump a un collaboratore subito dopo l’incontro.
Le reazioni: prudenza tra i politici, curiosità tra i cittadini
L’annuncio dell’incontro ha diviso gli alleati politici. Alexandria Ocasio-Cortez, deputata democratica del Bronx e sostenitrice di Mamdani, ha definito l’incontro “un passo necessario per il bene della città”, ma ha invitato il sindaco a “restare vigile”. Sul fronte repubblicano, invece, qualcuno guarda con scetticismo alla reale possibilità di un’intesa: “Vedremo se alle parole seguiranno i fatti”, ha detto il senatore Tom Cotton.
Tra i newyorkesi, invece, si respira curiosità. Molti si sono fermati davanti ai maxischermi di Times Square per seguire le immagini in diretta. “Non pensavo si sarebbero parlati così presto”, ha detto Mark Feldman, tassista di Brooklyn. “Ma se serve a migliorare la città, ben venga”.
Prossimi passi: una squadra comune per monitorare i progetti
Da fonti vicine al municipio arriva la notizia che nelle prossime settimane dovrebbe nascere una task force congiunta tra amministrazione cittadina e governo federale. Lo scopo è seguire passo dopo passo l’attuazione degli accordi e individuare nuovi interventi. Mamdani avrebbe già suggerito alcuni nomi per la squadra; la Casa Bianca dovrebbe rispondere entro fine mese.
Il prossimo incontro ufficiale tra Trump e Mamdani è fissato per metà dicembre, quando il sindaco sarà insediato a City Hall. Fino ad allora, i riflettori restano puntati su questa insolita alleanza tra due personalità così diverse, unite almeno per ora dalla promessa di lavorare insieme per il futuro di New York.
